sabato 4 ottobre 2014

Ebola. A Dallas sono 10 le persone considerata ad alto rischio, la famiglia del paziente è in quarantena

Oltre ai 4 familiari del primo paziente contagiato, ci sarebbero altre persone che potrebbero aver contratto il virus.
Ebola. A Dallas sono 10 le persone considerata ad alto rischio, la famiglia del paziente in quarantena-Redazione- A Dallas in Texas, dove per la prima volta è stato diagnosticato un caso di ebola negli Stati Uniti, sarebbero dieci le persone entrate in contatto conThomas Eric Duncan, il liberiano  affetto dal virus, che aveva da poco raggiunto dei parenti negli Stati Uniti, e per questo messe in quarantena per motivi di sicurezza.
Una squadra per lo smaltimento di materiali pericolosi ha iniziato le operazioni nell'appartamento in cui quattro familiari di Duncan sono in quarantena sino al 19 ottobre. Lenzuola, vestiti e asciugamani usati dall'uomo vanno eliminati, perché il virus può resistere ed essere contagioso su questo tipo di materiali per ore o giorni.  
Duncan resta in isolamento in ospedale mentre altre 40 persone sono sotto controllo, ma considerate a basso rischio. Nessuno ha presentato sintomi. Il caso di Dallas ha destato clamore anche perché è stato diagnosticato in ritardo a causa di un errore nella gestione delle procedure ospedaliere.
Secondo le autorità sanitarie stimano che Duncan sia entrato in contatto con almenoun centinaio di persone prima di essere ricoverato in ospedale. Thomas Friedman, direttore dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) ha spiegato che l’attenzione è comunque concentrata su un numero ridotto di persone, che ha vissuto a stretto contatto con il paziente.
L'uomo ha contratto la malattia in Liberia, a Monrovia, a metà settembre quando ha aiutato una ragazza incinta a raggiungere un ospedale perché presentava diversi sintomi tipici di ebola, a partire dalla febbre molto alta. La clinica non la accettò perché il reparto per le malattie infettive era pieno, e Duncan insieme ad altre persone la aiutò a tornare a casa, dove morì poche ore dopo. 
Duncan potrebbe essere denunciato dal governo della Liberia per non avere dichiarato di essere entrato in contatto con persone affette da ebola virus prima di intraprendere il suo viaggio in aereo verso gli Stati Uniti. A quanto si apprende avrebbe risposto "no" a tutte le domande del questionario sull'ebola che aveva compilato prima di salire a bordo del velivolo.
E', invece, atteso per domani notte l'arrivo negli Usa del giornalista americano freelance, Ashoka Mukpo, a cui in Liberia è stato diagnosticato l'ebola. Sarà ricoverato in isolamento al Nebraska Medical Center di Omaha. Il Wall Street Journal riferisce che con il reporter viaggeranno i colleghi di Nbc News che hanno lavorato con lui. Le condizioni di Mukpo, dicono dalla testata, fanno essere ottimisti "perché ha un basso livello di virus". 

http://www.articolotre.com/2014/10/ebola-a-dallas-sono-10-le-persone-considerata-ad-alto-rischio-la-famiglia-del-paziente-in-quarantena/

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