domenica 5 ottobre 2014


CLASSIFICA DEL  DEGRADO

Quella descritta così intensamente da Cinzia Nalin, più che Venezia, sembra Città del Messico, o Bogotà. E Cinzia, la sua città, sembra conoscerla nelle sue pieghe più sottili.
Sapete quali sono, secondo il "Washington Post", le città americane più pericolose per i turisti stranieri, secondo un sondaggio del 2013 (elaborato sulla base delle rilevazioni fornite dai ministeri degli Esteri di Canada, Francia e Gran Bretagna)? Eccole: Atlanta, Baltimora, Boston, Chicago, Cleveland, Detroit, El Paso, Houston, Los Angeles, Miami, New Orleans, New York, Pittsburgh, Richmond, St. Louis e Washington. Su Detroit, Baltimora, El Paso, per chi le conosce, e anche su certi quartieri di New York, non si discute, ma chi ha indicato Boston o Houston non conosce probabilmente la Bologna, la Milano o la Roma di oggi, guidata dal peggior sindaco di cui ci si ricordi a memoria d'uomo (e di donna).
Sembra diventata una città anarchica e cialtrona (quando va bene), dove rifiuti e sporcizia si accampano dappertutto e dove (quando va male) puoi incappare in abilissimi borseggiatori in agguato, da sembrare che si siano concentrati lì perché sicuri di poterla far franca ogni volta; in scooter, moto di grossa cilindrata e perfino automobili che percorrono lunghi tratti di marciapiede come fosse la cosa più naturale del mondo; in bande di rom addestratissime che si aggirano nelle stazioni delle metropolitane in cerca di turisti ignari da depredare e, se questi reagiscono, li prendono a sputi senza tanti complimenti; in parcheggiatori abusivi che ti minacciano con lo sguardo prima ancora che tu possa dire e fare qualcosa che non gli vada a genio; in branchi di giovinastri urlanti, strombazzanti e smadonnanti che ti scassano i timpani nel pieno della notte. Allora pensi che ci vorrebbe un bel comitato di quartiere che organizzi ronde come si deve perché, da privato cittadino, ti senti lasciato solo. Un pensiero che dura solo un momento ma è un momento che sembra un'eternità. Tanto è il senso d'impotenza e la sfiducia che hai maturato in amministrazioni e istituzioni, tanta è la rabbia che ti monta dentro quando ti guardi intorno e vedi solo indifferenza, disperazione o sfacelo.

Massimo Arcangeli



Massimo Arcangeli Ma che Italia è mai questa?

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