sabato 4 ottobre 2014

1. APP SNAPCHAT! “QUESTO È IL NUOVO PORNO DAL VIVO, IL PORNO AMATORIALE DEFINITIVO” - 2. UNA APPLICAZIONE STA TRASFORMANDO IN PORNOSTAR GLI UTENTI GAY E BISEX, CHE POSTANO FOTOGRAFIE E VIDEO E SELFIE IN CUI SI MASTURBANO E SPESSO SONO MINORENNI - 3. E’ VIETATO E PUNIBILE CARICARE E SCARICARE PEDOPORNOGRAFIA, MA NON C’È MODO DI VERIFICARE LA REALE ETÀ DEGLI UTENTI E DI PROVARE CHE I CONTENUTI SONO ILLEGALI, PERCHÉ DURANO FINTANTO CHE LA FINESTRA È APERTA, POI VENGONO CANCELLATI - 4. IL FUNZIONAMENTO È SEMPLICE: TI FAI UN SELFIE O UN VIDEO, LO METTI SU UNO DEGLI AGGREGATORI DI SNAPCHAT E SEGUI LE REGOLE: “CAZZO DURO”, “BEL CULO”, “SPEGNI LA LUCE”, E VIA COSÌ. SE TI VIENE RICHIESTO, INVII ANCHE UN MESSAGGIO E AGGIUNGI LO USERNAME -




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“Questo è il nuovo porno dal vivo, il porno amatoriale definitivo” dice John (nome fittizio) mentre posta un selfie a un uomo nudo sulla nota applicazione “Snapchat”. Siamo sulla sezione “BoyConfessions”, dove ogni secondo salta fuori un nuovo autoscatto nudo. E’ un’infinita litania di adolescenti che si masturbano, la cornucopia digitale del gay porn. In una manciata di minuti, puoi vedere cento diversi ragazzi, quasi tutti fra i 18 e i 24 anni. Qualcuno molto più giovane.

John, che ha quasi 30 anni, qualche settimana fa ha scoperto questa “zona”, ha iniziato a chattare con vari ragazzi e capito che uno di loro aveva a malapena 15 anni. Ha cancellato il contatto in fretta e furia, ma si è accorto presto che non era un caso isolato.
“Snapchat Stories” sta trasformando questi adolescenti in pornostar.

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Non stupisce che i ragazzini si scambino foto simili. L’applicazione assicura che gli scatti si auto-distruggano nel giro di qualche secondo ed è proprio questo che rende tutto così eccitante. Però si può sempre fare la foto della foto, e il risultato può essere inoltrato ovunque e a chiunque.

Le “Snapchat Stories” di contenuto porno sono nuove. “Snapchat” ha lanciato la sezione “Stories” a ottobre dello scorso anno. E’ uno strumento di video-editing che permette agli utenti di trasformare foto, video e testi in una narrazione da condividere. Le storie vivono per 24 ore, poi spariscono per fare spazio alle nuove.
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Gli account “BoyConfessions” e“BoysCollection” sono solo due degli aggregatori di
“Snapchat” specializzati in contenuti vietati ai minori e riguardanti bei ventenni, gay o bisex, in cerca di incontri.

Il funzionamento è semplice: ti fai un selfie o un video, lo metti su uno degli aggregatori di
“Snapchat” e segui le regole: “Cazzo duro”, “Bel culo”, “Spegni la luce fratello”, e via così. Se ti viene richiesto, invii anche un messaggio privato di sottoscrizione e aggiungi lo username.

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Un ragazzo incontrato da John via “Snapchat Story” racconta di chattare con 50 persone al giorno. Ogni giorno. In migliaia lo hanno visto nudo e lui ha solo 17 anni. In un qualsiasi altro social gli adolescenti mentono rispetto all’età, ma, è allarmante, qui danno indicazioni sull’essere minori. Ai curatori dei video non interessa, includono senza problema gli username che dalla data fanno capire che si tratta di minorenni. “Snapchat” non interferisce e non interviene.
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Secondo la “Section 230 del “Communications Decency Act”, legge federale che si occupa di proteggere gli operatori dei siti, “Snapchat” non ha alcuna responsabilità. E’ vietato e punibile caricare e scaricare pedopornografia, ma la applicazione garantisce l’anonimato, non c’è modo di verificare la reale età degli utenti e di provare che i contenuti sono illegali, perché durano fintanto che la finestra è aperta, poi vengono cancellati.

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Siccome i minorenni sono i maggiori frequentatori di internet, c’è un esponenziale aumento di quella che la legge considera “pedopornografia”. Il problema è che questi servizi on line hanno un bacino di utenza troppo grande per essere controllato e censurato. Così “Snapchat Stories” offre campo libero ai pedofili. Le storie qui non sono raccontate attraverso messaggi privati, da utente a utente, ma sono visibili a tutti gli utenti. Una volta postato il video porno, se ne perde il controllo.
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La prima regola dovrebbe essere fotografarsi il pene senza includere la faccia, ma i tre quarti di foto pubblicate includono faccia e pene. “Snapchat Stories” è diventato il negozio di caramelle per uomini nudi di qualsiasi età. “XTube” e siti simili non sono più i preferiti del porno amatoriale.
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