Vittime di questi errori anche bambini di 2 anni come Valentina Terracciano o Fabio De Pandi, 11 anni.
Perché in questi casi di omicidio “accidentale” non si è assistito ad alcuna reazione, a manifestazioni, sfilate di motorini?
Nessun filmato è mai emerso, neppure testimoni, che invece sono spuntati come funghi per l’omicidio di Davide Bifulco.
Il carabiniere, se ha sbagliato, pagherà, ma l’immagine del territorio è quella di un anello debole dove lo Stato ha rinunciato ad essere presente, lascia governare l’antistato.
Vuoto educativo, assenza della famiglia, assenza di regole.
Davide è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere, una tragedia, un fatto gravissimo. Ma altrettanto vittima è una città, Napoli, un’intera società che vive il quotidiano come preparazione alla prossima vittima, guardia o ladro che sia.
E ‘O Sistema sta a guardare, compiaciuto, preparando o meno filmati, manifestazioni, a seconda di chi spara e di chi muore.
http://www.articolotre.com/2014/09/napoli-in-piazza-contro-lo-stato-ma-non-contro-la-camorra/
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