-Redazione- Il giornalista Steven Sotloff, decapitato nelle scorse settimane nel nord dell'Iraq, sarebbe stato venduto ai terroristi dell'Isis dai "ribelli moderati".
A renderlo noto, un suo amico, attualmente portavoce della famiglia del reporter, Barak Barfi: secondo quanto sostiene, il cronista sarebbe stato dapprima rapito in un falso checkpoint, al suo ingresso in Siria. Successivamente, i ribelli -gli stessi che, denuncia il portavoce, "la nostra amministrazione vorrebbe sostenere"- avrebbero avvertito i miliziani islamici dei suoi spostamenti, "vendendolo" di fatto all'Isis, in cambio di una cifra tra i 25mila e i 50mila dollari.
"Qualcuno al confine ha fatto una telefonata all'Isis, che ha messo in piedi un checkpoint con molte persone", ha raccontato Barfi alla Cnn. "Steve e gli altri non potevano scappare".
Nel corso del suo intervento, Barfi ha poi rivelato i rapporti "molto tesi" tra la famiglia del giornalista e il governo statunitense: "Hanno detto che la famiglia è stata regolarmente e abbondantemente informata, ma non è vero".
http://www.articolotre.com/2014/09/il-giornalista-sotloff-e-stato-venduto-allisis-per-50mila-dollari/
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