mercoledì 10 settembre 2014

Di Maio: 'Grasso che cola è quello degli stipendi dei politici'


Luigi Di Maio, intervistato dal Tg2, ha commentato le dichiarazioni di Renzi in merito alla Pubblica Amministrazione. Il Presidente del Consiglioaveva detto che nella P.A. "c'è troppo grasso che cola", per cui "bisogna tagliare". 

Il deputato pentastellato ha detto che, invece, "l'unico grasso che cola è quello degli stipendi dei politici italiani", puntualizzando che "l'unico movimento che ha tagliato gli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Se il governo vuole dare delle risposte prenda in considerazione la nostra proposta di aumentare la tassazione sul gioco d'azzardo per pagare gli stipendi ai poliziotti e alle altre forze dell'ordine". 

Sabato scorso Di Maio aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un post in cui spiegava che "per trovare i 3 miliardi a garantire l'adeguamento degli stipendi ai poliziotti basta aumentare del 4% il gettito che l'erario incassa sul gioco d'azzardo". Riportiamo di seguito il suo post

"STIPENDI ALLE FORZE DELL'ORDINE: I SOLDI CI SONO

Ai nostri uomini in divisa bisogna dare risposte concrete e veloci. Il loro sciopero rappresenta un grido di dolore del Paese che va ascoltato, non sono dipendenti pubblici qualsiasi. Lavorano tutti i giorni per la nostra sicurezza. Li abbiamo ripagati in cinque anni con tagli per cinque miliardi, di cui tre provengono dal mancato adeguamento degli stipendi.

Mentre le forze dell'ordine perdevano circa 400 euro al mese di stipendio negli ultimi 5 anni, il Governo Letta e il Governo Renzi emanavano 4 Decreti svuota-carceri di cui solo l'ultimo rischia di far uscire di prigione circa 4000 detenuti: le forze dell'ordine li arrestano e il Governo li scarcera.

Il Governo asserisce che gli 80 euro sono stati un calmiere per le perdite contrattuali, peccato che il 90% delle forze dell'ordine non ha mai percepito gli 80 euro, visto che un appuntato dei carabinieri (il grado più basso) percepisce 1400 euro al mese - ovvero basta che abbia un figlio e moglie a carico e perde i benefici del bonus Irpef, che si conferma una misura senza alcuna equità fiscale.

Aggiungiamoci anche che diverse migliaia di poliziotti risultano positivi al test di Mantoux sulla tubercolosi, un regalino del Ministero dell'Interno che li mandava a soccorrere gli immigrati senza dotazioni di sicurezza. Ora ditemi voi se queste persone non devono essere arrabbiate. Altro che toni inaccettabili, sono toni inevitabili.

È assurdo che a chi fa rispettare la Legge in questo Paese ogni giorno, non vengano garantiti i diritti fondamentali. Per gli stipendi del comparto sicurezza i soldi ci sono: secondo uno studio dell'Università di Pisa il gioco d'azzardo in Italia fattura 88 miliardi di euro all'anno (2012) e lo Stato incassa 8,8 miliardi, circa il 10% (la tassazione più bassa d'Europa). Ciò vuol dire che per trovare i 3 miliardi a garantire l'adeguamento degli stipendi ai poliziotti basta aumentare del 4% il gettito che l'erario incassa sul gioco d'azzardo. Renzi usa i toni come scusa - come fa con il Movimento 5 Stelle - per non prendersi le proprie responsabilità. Preferisce incontrare il noto pregiudicato in segreto, piuttosto che gli uomini in divisa. L'adeguamento degli stipendi è la minima riconoscenza che lo Stato deve a queste persone che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza.

Quando giovedì ho incontrato alcuni rappresentati delle Forze dell'Ordine in Piazza Montecitorio, ho assicurato loro che se non lo farà Renzi, lo faremo noi. Il Movimento 5 Stelle è pronto a presentare un emendamento nei prossimi giorni al "decreto stadi" per sbloccare gli stipendi del personale delle Forze dell'Ordine. Metteremo alla prova il Parlamento su un tema molto delicato del nostro Paese: chi viene prima, i poliziotti o le slot-machine?

TzeTze
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 · 8 settembre alle ore 9.47 · 
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