martedì 9 settembre 2014

Bullismo alla Chateaubriand, la moglie dell'ex console rilancia: "L'ambasciata sapeva e ha insabbiato tutto" (FOTO)


SCUOLA

Nuovo capitolo nella battaglia dello Chateaubriand di Roma, la prestigiosa scuola francese salita recentemente alle cronache per episodi di bullismo. JM, moglie dell’ex console francese a Roma, si sta battendo per il figlio 13enne, costretto ad abbandonare l’istituto dopo essere stato preso di mira da un gruppo di bulli e aver subito violenze e angherie di ogni tipo. La donna, che nei giorni scorsi ha presentato un esposto in procura, denuncia, dalle pagine di Repubblica, tutte le negligenze di coloro che avrebbero dovuto tutelare i ragazzi e monitorare il corretto svolgimento delle attività educative.
“Quello che dice il preside è falso. Il liceo non ha mai realizzato una campagna di prevenzione contro il bullismo e non ha mai applicato le istruzioni del Ministero dell’Educazione francese. Dopo la crisi di mio figlio in ospedale, un collaboratore dell’ex ambasciatore mi consigliò di cambiargli scuola”.
Il cambio di istituto è arrivato lo scorso 26 marzo, ma non è servito a placare le polemiche. A distanza di mesi le accuse non si limitano più ai soli dirigenti scolastici.
”L’ambasciatore sapeva bene quello che succedeva allo Chateaubriand, era a conoscenza dei casi di bullismo, degli insulti razzisti lanciati contro i ragazzi di colore, e tutto è stato messo a tacere con il placet dei vertici dell’istruzione a Parigi. Ogni volta che si presenta un caso di violenza, bullismo, razzismo o droga, la direzione lo soffoca per non nuocere all’immagine dell’istituto. Il tutto con la complicità dell’Agenzia per l’insegnamento francese all’estero”.
La replica del preside Joel Lust non si è fatta attendere, “Abbiamo svolto un programma sul bullismo nelle classi ed esaminato i pochi casi dello scorso anno con commissioni interne”. Al dirigente risulta essere emerso soltanto un caso di razzismo ai danni di un alunno di origini ebraiche, “Convocammo i familiari degli studenti coinvolti, i compagni di classe e gli insegnanti per discuterne insieme”. A referto ci sarebbe anche un caso di cyberbullismo, “La vittima alla fine ha cambiato scuola”. Proprio come il figlio dell’ex console.
La scuola perfetta: la classifica mondiale
 25. ITALIA
 24. SVEZIA
 23. FRANCIA
 22. UNGHERIA
 21. NORVEGIA
 20. SVIZZERA
 19. REPUBBLICA CECA
 18. BELGIO
 17. ISRAELE
 16. NUOVA ZELANDA
15. AUSTRALIA
 14. STATI UNITI
 13. RUSSIA
 12. GERMANIA
 11. DANIMARCA
 10. POLONIA
 9. IRLANDA
 8. PAESI BASSI
 7. CANADA
 6. REGNO UNITO
 5. FINLANDIA
 4. HONG KONG
 3. SINGAPORE
Temasek Polythechnic
 2. GIAPPONE
 1. COREA DEL SUD

http://www.huffingtonpost.it/2014/09/08/bullismo-chateubriand-madre-studente-denuncia_n_5782392.html?utm_hp_ref=mostpopular

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