giovedì 11 settembre 2014

Aspirapolveri: dal 1° settembre fuorilegge quelli di 1.600 watt


E fra tre anni il limite si abbasserà a 900 W. Per l’Ue è un risparmio di soldi e di energia: avranno le stesse prestazioni con minori consumi energetici

di Carola Traverso Saibante



La polvere di casa vostra ha le sembianze di una pietraia e i suoi acari hanno la taglia di caproni di montagna? Se avete bisogno di un aspirapolvere super-potente, meglio correre ai ripari: avete una settimana per acquistare un apparecchio la cui potenza supera i 1.600 watt, dato che dal 1° settembre scatteranno le normative Ue che li proibiscono. Se la polvere nella vostra dimora privata è più o meno normale, la vostra grande casa - il pianeta Terra - e le vostre tasche saranno invece grate.
Dal 1° settembre
A partire dall’inizio del prossimo mese, dunque, tutti gli Stati membri dell’Unione non potranno produrre né importare aspirapolveri che superino i 1.600 watt di potenza - contro i 1.800 attuali. Fra tre anni le norme saranno ancora più rigide: non più di 900 watt. La misura farà risparmiare ai consumatori circa la metà dell’energia che consumano tradizionalmente con i modelli più potenti. Nonostante ciò, la reazione è ambivalente: alcune associazioni di consumatori inglesi hanno fatto notare come molti tra i modelli preferiti nelle classifiche di vendita spariranno a causa delle nuove norme.
I produttori
Le reazioni dei produttori - su cui l’Europa è riuscita ad avere la meglio dopo una dozzina d’anni di battaglia - sono più o meno irritate: se la Hoover, per esempio, già a partire dall’estate aveva iniziato a sostituire i modelli in vendita sugli scaffali, e Bosch-Siemens vanta di essere all’avanguardia rispetto alle nuove regole, la Dyson promette che non mollerà la battaglia. «Gliaspirapolvere useranno meno energia per le stesse prestazioni», assicura Marlene Holzner, portavoce della Commissione Ue per l’energia. «Ciò aiuterà i consumatori a risparmiare denaro e l’Europa nell’insieme a usare meno energia. Il numero di watt non indica automaticamente quanto pulisca bene un aspirapolvere, ma quanta energia elettrica è usata dal motore», ha aggiunto, spiegando che, grazie alle nuove norme, che includono la trasparenza delle etichette di questi prodotti, le possibilità di scelta per i consumatori saranno in realtà migliori.
Etichette
L’etichetta in questione contiene informazioni visivamente facili da decifrare e da comparare rispetto alla classe energetica di appartenenza dell’apparecchio, prestazioni, rumore e re-immissione della polvere. La regola rientra nelle politiche europee su clima ed energia con l’obiettivo, che dovrà essere confermato nell’ottobre prossimo, di ridurre le emissioni del 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Attualmente l’Unione è impegnata ad aumentare la sua efficienza energetica del 20% entro il 2020, un target assai modesto che il Vecchio Continente sembra far fatica a centrare appieno.
Consumi ed efficienza energetica
Tra il 1995 e il 2013, il consumo di energia nell’Unione si è mantenuto più o meno agli stessi livelli, mentre il Prodotto interno lordo è cresciuto di circa il 34%: ciò significa che mediamente in Europa si è riusciti a disaccoppiare crescita economica e consumo energetico, attraverso una migliore efficienza energetica. Se si va avanti di questo passo - dicono le analisi - i risparmi energetici nel 2020 si fermeranno però al 18-19%. Per centrare l’obiettivo del 20% senza misure addizionali, tutti gli Stati membri dovrebbero applicare la legislazione già esistente in merito. La direttiva sull’efficienza energetica, emanata tre anni fa, quando ci si è accorti che la Ue rischiava di rimanere ferma a metà strada rispetto al suo obiettivo del 2020, è il riferimento principale in tema di efficienza energetica. Le fanno da complemento varie disposizioni legislative, tra cui le norme che regolamentano le prestazioni energetiche di prodotti quali lavatrici, frigoriferi e, appunto, aspirapolvere.


http://www.corriere.it/ambiente/14_agosto_22/aspirapolveri-1-settembre-fuorilegge-quelle-1600-watt-d35e36f6-2a18-11e4-83e9-8707f264e6d8.shtml

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