Scuole italiane bocciate dal Censis per sicurezza
Più della metà degli istituti statali non è a norma
SCUOLE ITALIANE BOCCIATE DAL CENSIS – Intonaco che crolla e amianto, è questa la situazione di più di metà delle scuole italiane. A riportare la notizia è La Repubblica, che riprende un rapporto del Censis:
“Intonaco che cade, finestre rotte, muri imbrattati, rubinetti che perdono, palestre malandate, aule sporche e sovraffollate.Edifici vecchi che avrebbero bisogno di una manutenzione urgente ma che tarda ad arrivare. Ma anche seri problemi strutturali. E’ la fotografia dell’edilizia scolastica italiana scattata dal Censis.”
Leggendo il rapporto si nota come gli impianti di più della metà delle scuole italiane manchino dei fondamentali:
“Secondo il quinto numero del “Diario della transizione”, il rapporto appena pubblicato dall’istituto di ricerca socioeconomica, nel 58,5%degli edifici scolastici statali – 24mila su 41mila – gli impianti (elettrici, idraulici, termici) non funzionano, sono insufficienti o non sono a norma.”
Oltre alle migliaia di scuole che hanno bisogno di essere ristrutturate, più di 300 mila alunni sono a rischio amianto:
“Sono oltre 9mila le strutture con gli intonaci a pezzi, in 7.200 edifici occorrerebbe rifare tetti e coperture; 3.600 le sedi che necessitano di interventi sulle strutture portanti (tra queste mura 580mila ragazzi trascorrono ogni giorno parecchie ore) e 2mila quelle che espongono i loro 342mila alunni al rischio amianto.”
Inoltre la maggior parte degli edifici risalgono a prima degli anni ’80
“Edifici malandati anche perché vetusti: più del 15% è stato costruito prima del 1945, altrettanti datano tra il ’45 e il ’60, il 44% risale all’epoca 1961-1980, e solo un quarto è stato costruito dopo il 1980.”
E i lavori di manutenzione che vengono fatti spesso e volentieri sono di scarsa qualità:
“Di lavori se ne fanno pochi e quei pochi sono pure fatti male. Secondo le valutazioni dei dirigenti scolastici, che hanno considerato la qualità degli interventi realizzati in più di 10mila edifici scolastici pubblici negli ultimi tre anni, sono più di un quarto le strutture in cui sono stati effettuati lavori ritenuti scadenti o inadeguati. Si tratta del 20,5% delle scuole in cui gli interventi hanno riguardato l’abbattimento delle barriere architettoniche, del 22,5% degli edifici in cui sono stati realizzati lavori di manutenzione ordinaria, del 32,8% delle opere di manutenzione straordinaria, del 33,7% delle strutture in cui sono state realizzate reti o introdotti servizi per la didattica digitale.”
E il peggio arriva quando si scopre che “sulla base delle risorse stanziate e dei ritardi di spesa accumulati, alla fine del 2013 il ministero delle Infrastrutture stimava in 110 anni il tempo necessario per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici italiani.”
(Fonte)
http://www.lafucina.it/2014/05/31/scuole-italiane-bocciate-dal-censis-per-sicurezza/
Nessun commento:
Posta un commento