I senatori forzisti in rivolta contro Berlusconi
-Redazione il Cavaliere pensa che giovedì lui riunisce i gruppi di Camera e Senato, ma la fronda interna non ha nessuna intenzione di rompere le righe.
Basta sentire il senatore Augusto Minzolini: "Io il Senato non elettivo non lo voto. Punto. Neanche se me lo chiede Berlusconi", giura a Libero, "neppure se diventa la linea del partito da tenere in Aula. Io, comunque, non lo voto", ribadisce. E glielo dirà in faccia al Grande Capo, giovedì mattina, all’assemblea dei gruppi: "Alzerò il dito, chiederò la parola e gli dirò: 'Presidente, ci sono tante ragioni per dire no a questa riforma e nessuna per dire sì. Il Senato che vuole Renzi è una schifezza. Non solo è inutile, è nocivo', voterò gli emendamenti che dico io. E non sarò il solo".
Una cosa è certa: cresce la barricata dentro Fi, dove per la prima volta sta nascendo una vera opposizione interna.
Anche il senatore Maurizio Bianconi si è messo di traverso, dicendo già ufficialmente “no” alla linea che giovedì il Cav detterà ai suoi parlamentari: votare compatti la riforma del Senato che vuole Renzi per ottenere in cambio il via libera all’Italicum. "Cioè facciamoci del male perché poi arriva il peggio", traduce Bianconi, che boccia anche la riforma elettorale figlia del “Patto del Nazareno”. "È una pessima legge fatta apposta per far vincere Renzi o Grillo. Fi mai. Quelli che evocano lo spettro dei collegi sono degli imbonitori da fiera, poiché una legge elettorale il Pd la deve fare comunque con una opposizione e il M5S è contrario ai collegi. O son pazzi o masochisti o temono così tanto le preferenze da aver perso la testa".
http://www.articolotre.com/2014/07/i-senatori-forzisti-in-rivolta-contro-berlusconi/
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