venerdì 30 maggio 2014

UN ANGELINO CADUTO IN VOLO - DAL MEZZO FLOP ELETTORALE AL TERRORE DI MORIRE ‘DEMORENZIANI’: NCD SI RIBELLA AD ALFANO CHE PROVA A FERMARE LA SCALATA DI LUPI: ‘NON CREDO LASCI LA POLTRONA DI MINISTRO’ - LA STRATEGIA: VERSO GRUPPI UNICI CON L’UDC

Il leader prova riprendersi le redini del partito ma i malumori dei parlamentari aumentano, specie in Calabria, dove l'Ncd ha fatto il botto: merito dell'ex governatore Scopelliti scaricato però dai big del partito - Cicchitto chiude ad un’alleanza con Fi: «Come si fa a parlare con una forza che ha come nuovo suo leader Salvini?’…

Francesco Cramer per ‘Il Giornale'
Va tutto bene, madama la marchesa. Alfano riunisce i suoi parlamentari per analizzare l'eurovoto e lancia il messaggio: «Avanti così, bene così». In realtà i nodi restano: un risultato sotto le aspettative; i malumori del partito in Calabria; una gestione evanescente; il derby sottinteso con Lupi; il nodo delle alleanze; il timore di restare schiacciati dal caterpillar Renzi. Quattro ore di autoanalisi a porte sigillate al termine delle quali la linea è la seguente: «Sapevamo che era una prova difficilissima ma il risultato è stato eccellente per le condizioni date. Siamo stati premiati». Quattro virgola qualcosa.
Lupi D e il vicepremier e ministro degli Interni Angelino AlfanoLUPI D E IL VICEPREMIER E MINISTRO DEGLI INTERNI ANGELINO ALFANO
Parlano Alfano, Schifani, Cicchitto, Quagliariello, Formigoni, Piso, Pizzolante, Sacconi. Lupi, al centro dei boatos che lo darebbero meditabondo sul lasciare o meno la poltrona di ministro delle Infrastrutture per prendere le redini del partito, se ne va molto prima che la riunione finisca. Muto.
Più tardi è lo stesso Alfano a giurare: «Lupi? Non credo abbia intenzione di lasciare e la composizione al governo resta quella che è». Sono in tanti, tuttavia, a dire fuori dai denti che «servirebbe un segretario a tempo pieno». Quale occasione migliore per parlarne? Invece no, niente. Pare che di manico del partito non si sia parlato affatto. O meglio: di questo Alfano non ne vuol sentire parlare: «Abbiamo celebrato 45 giorni fa il nostro congresso e abbiamo deciso che io sia il presidente e Quagliariello il segretario». Stop.
LETTA ALFANO LUPILETTA ALFANO LUPI
E proprio su Quagliariello piovono fulmini dalla Calabria, Regione dove l'Ncd ha fatto il botto: 11,4%. Merito dell'ex governatore Scopelliti, scaricato però dai big del partito, e che ora torna alla carica: tutti gli assessori regionali calabri chiedono che quest'ultimo venga nominato sottosegretario e lo stesso pretende «alcune risposte dai vertici». Su cosa? «Non eleggere un deputato nella Regione in cui il partito è più forte è una responsabilità di cui dovranno farsi carico i vertici Ncd. Devono spiegare la contraddizione della scelta fatta. Spero che venga a breve convocata l'assemblea nazionale e vengano date spiegazioni al riguardo».
RENZI E ALFANO IN SENATO FOTO LAPRESSERENZI E ALFANO IN SENATO FOTO LAPRESSE
Insomma, beghe che Alfano cerca in tutti i modi di tenere nel tinello di casa propria. Trapela qualche critica descritta come amabile consiglio. Tipo quella di Cicchitto, uno che non le mandava a dire neppure a Berlusconi, che allerta: «Il partito non dev'essere il partito dei ministri ma diventare un partito forte e serio sul territorio».
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO SCHIFANILA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO SCHIFANI
Non è dato sapere se abbia sentito la ministra Lorenzin, anche lei uscita in anticipo dalla riunione e sempre più altezzosa e muta davanti alle domande dei cronisti. Anche Formigoni qualche sassolino dalle scarpe se lo leva, prima di partire a trecento all'ora col suo autista: «Sgommano come se avessero preso il 27,4 e non il 4,4 per cento», è l'esilarante commento di un cronista di un'agenzia di stampa. Dice Formigoni: «L'ultima settimana abbiamo perso qualche punto non perché la gente s'è spaventata di Grillo ma perché la nostra presenza al governo non è stata brillantissima».
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHELA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHELA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONILA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI ROBERTO FORMIGONI
La linea non muta. Anzi, un po' sì. Si ha il terrore di morire demorenziani. «Dobbiamo far sentire di più la nostra voce di destra a Palazzo Chigi - è il mantra - Siamo e rimarremo di centrodestra, alternativi alla sinistra». E sul capitolo alleanze, «il dialogo con Fi non è all'ordine del giorno», dice Pizzolante. Rincara la dose Cicchitto: «Come si fa a parlare con una Forza Italia che ha come nuovo suo leader Salvini?», graffia. Meglio rinsaldare il rapporto con l'Udc con i quali, all'orizzonte, c'è la costituzione di gruppi unici sia alla Camera sia al Senato. «Andiamo in quella direzione», giura Alfano.

gaetano quagliariello pennarello argentoGAETANO QUAGLIARIELLO PENNARELLO ARGENTO
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/angelino-caduto-volo-mezzo-flop-elettorale-terrore-morire-78159.htm

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