sabato 31 maggio 2014

NSA recluta via Twitter

Un criptico messaggio cinguettato per tentare di incuriosire i potenziali futuri analisti. La National Security Agency prova a mostrare il suo lato seducente via social media

Roma - Una sequenza incomprensibile di lettere, buttate apparentemente lì a caso nel flusso di messaggi inviati via Twitter da NSA: ma l'apparenza inganna, e sotto un semplice cifrario l'agenzia statunitense, ascesa agli onori della cronaca per lo scandalo Datagate, prova adattirare l'attenzione di giovani analisti e crittografi con un messaggio a loro rivolto contenente l'invito a seguire gli aggiornamenti sulla vita e il lavoro alla National Security Agency.

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"want to know what it takes to work at nsa? check back each monday as we explore careers essential to protecting your nation" recita il messaggio decifrato: ovvero, ogni lunedì NSA pubblicherà su Twitter informazioni sui requisiti che un buon cittadino americano deve rispettare per aspirare a un posto di lavoro presso l'agenzia di intelligence più chiacchierata dell'ultimo anno. Il tipo di codifica impiegata è una semplice sostituzione di lettere con cifrario fissoniente di complicato: ma lo scopo è raggiunto, visto che in molti si sono dati da fare per capire cosa fosse nascosto dietro il messaggio apparentemente incomprensibile, e che molti giornali e siti Web hanno ripreso la notizia.

A NSA ovviamente fa comodo che l'attenzione si sposti dalla cronaca del Datagate, che periodicamente si riaffaccia alla ribalta con nuove rivelazioni, a questi piccoli episodi di colore. L'agenzia non ha peraltro subito particolari ridimensionamenti da quando è scoppiato lo scandalo, dunque rimane senz'altro uno dei datori di lavoro più ambiti per un giovane esperto di crittografia e informatica: se a questo si unisce la vocazione, almeno teorica, alla difesa della sicurezza nazionale, il cocktail risultante può risultare molto gustoso per parecchi neo-laureati a stelle e strisce. Sottoporre quiz e rompicapi alla loro attenzione è un modo per stimolarli e fare emergere i più brillanti. Una mossa in passato seguita anche da Google, che tuttavia non riceve approvazione unanime per quanto riguarda la sua efficacia.

Luca Annunziata Luca Annunziata

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