sabato 31 maggio 2014

Respinto, accoltella compagna di scuola

A Oristano. Ragazza operata, minorenne fermato


(foto: ANSA)

Uno studente di seconda superiore ha accoltellato una compagna di scuola che aveva respinto le sue attenzioni, poco prima del suono della campanella. Ora lei è ricoverata in ospedale con una ferita all'addome, mentre il giovane è stato fermato dalla polizia. Entrambi sono minorenni. E' accaduto alle 8.30 davanti a un Istituto di Oristano dove la ragazza, che frequenta il terzo anno, è stata avvicinata dal compagno e colpita quattro volte con un coltello. La scuola aveva già convocato le famiglie.
Inseguito dalla prof
Il ragazzo è stato inseguito da un docente e quindi bloccato dagli agenti. Si sarebbe trattato di un gesto premeditato quello dello studente, l'atto più grave, comunque, di una lunga serie che pare comprenda insulti e messaggi pesanti al telefono e anche uno sputo nel piazzale della scuola. Le prime aggressioni verbali risalgono all'inizio dell'anno scolastico e secondo quanto riferiscono altri studenti dell'Istituto Othoca avevano portato anche a un provvedimento di sospensione dello studente, fermato dalla Polizia questa mattina alla Stazione ferroviaria dopo una breve fuga. Le forze dell'ordine hanno allertato la Procura presso il Tribunale dei minorenni. I medici hanno detto che l'intervento è andato bene. Il chirurgo è dovuto intervenire sulle quattro ferite provocate da altrettante coltellate. Una, lieve, alla gamba, le altre, più profonde, all'addome. In un primo momento anche queste ferite erano apparse superficiali poi, però, una tac ha rilevato lesioni all'intestino ed a quel punto, nella tarda mattinata, i medici hanno deciso di intervenire.
"Mi ha accoltellata alle spalle"
"Mi ha colpito alle spalle senza che io mi rendessi conto di nulla, quando mi sono girata l'ho riconosciuto", ha raccontato la vittima ai suoi genitori.  La ragazza, che non ha perso conoscenza, ha avuto modo di parlare con il padre e la madre ai quali è apparsa tranquilla.
Genitore, a scuola non sicuri di nulla
"Non possiamo mai essere sicuri di nulla, la scuola dovrebbe essere il posto più sicuro per i nostri figli e invece succedono queste cose", ha commentato in uno sfogo il padre della ragazza. "Certo - aggiunge - un ragazzino di 16 anni che va a scuola con un coltello a serramanico in tasca non credo che sia una cosa normale". Eppure nelle parole dei genitori della studentessa non c'è alcuna traccia di rancore o di odio nei confronti dell' aggressore. "Ho parlato con mia figlia prima dell'operazione, era tranquilla, sicuramente più di lui", spiega la madre confermando l'esito positivo dell'intervento durato comunque tre ore. "Quando le ho parlato le ferite non sembravano così gravi, ma l'intervento è andato bene", spiega ancora la donna raccontando con tono tranquillo che dopo i provvedimenti presi dalla scuola lo scorso autunno, lei e suo marito pensavano che la vicenda fosse chiusa.

(ANSA)

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