sabato 27 aprile 2013

Le Chiavi della Percezione



Viator

La cosiddetta scienza della persuasione vide la luce all'inizio del XX secolo. Prese ampio spunto dai risultati conseguiti da Sigmund Freud nel campo psicanalitico, sebbene colui che ne codificò i criteri applicativi per poi dedicarsi alla loro messa in pratica fu Edward Bernays, nipote del celebre psicanalista, autore del famigerato trattato Propaganda, in cui descrisse il popolo come "un gregge che ha bisogno di essere guidato a sua insaputa".

Bernays ottenne il suo primo incarico negli Stati Uniti, da parte del Consiglio per la Informazione del Pubblico. Si trattò di "vendere la Prima Guerra Mondiale alle popolazioni occidentali tramite l'idea di fare il mondo sicuro per la democrazia" (O'Shea).

Tra le altre cose, Bernays rese popolare negli USA l'abitudine di fare colazione con il bacon, e addirittura per quasi 50 anni - forte del supporto dell'AMA (Associazione Medici Americana) - riuscì a far passare come vero il fatto che le sigarette giovassero alla salute.

Tutte le attuazioni di Bernays si svilupparono da un unico punto di partenza, caposaldo secondo il quale se un messaggio viene ripetuto migliaia di volte, alla fine esso entra a far parte della coscienza collettiva sotto forma di "realtà oggettiva."

I successori di Bernays colsero dunque l'enorme importanza, in tal senso, ricoperta dai mass media,ed in particolare dei neonati cinema e televisione.

Negli anni successivi le tecniche di persuasione occulta furono sviluppate e perfezionate in funzione del conseguimento di obiettivi via via sempre più radicali, mediante campagne persuasive diluite nel lungo periodo ed enormemente articolate.

Ciò premesso si può capire come oggigiorno, all'alba del Ventunesimo secolo, il libero arbitrio individuale e la facoltà di autodeterminazione dei popoli risultino gravemente pregiudicati dalle sovrastrutture culturali inculcate dai professionisti della persuasione.

Non tutto - però - è perduto.

Da diversi anni ha avuto inizio una vasta presa di coscienza che sta conducendo gli individui ad una nuova consapevolezza. Sempre più persone riescono finalmente a scrollarsi di dosso i filtri superstrutturali inculcati loro dal sistema, e vedere il mondo per quello che in realtà è.

Come sappiamo, per decodificare un qualsiasi linguaggio cifrato è necessario possederne la chiave. La chiave in crittologia consiste in una informazione adoperata come parametro, punto di riferimento al quale rapportare un codice per 'convertirlo' in linguaggio comprensibile.

La propaganda altro non è che un linguaggio cifrato. Un linguaggio che - una volta in possesso delle chiavi appropriate - chiunque può essere perfettamente in grado di decrittare, riconoscere ed interpretare

Questo blog si prefigge di pubblicare quante più chiavi di decrittazione possibili, desunte personalmente o ascoltando le idee di altri blogger e giornalisti indipendenti.

Buona decodificazione.

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