domenica 28 aprile 2013

SognavaNo Marcuse, noi abbiamo Casaleggio


da Giuseppe Di martino



HERBERT MARCUSE
Negli anni 1968-69, giovani studenti, operai e gruppi etnici minoritari, al grido “l’immaginazione al potere” diedero vita al primo vero grande movimento di massa della storia, negli Stati Uniti così come in Europa e, in misura non minore anche in Italia. Influenzati da un grande intellettuale quale Herbert Marcuse, il movimento, connotato da forti riferimenti valoriali si caratterizzava appunto per una critica radicale all’allora vigente sistema di valori borghesi, capitalistici e clericali. Temi come il pacifismo, l’antirazzismo, il rifiuto del potere come forma di dominio di pochi privilegiati sulla popolazione, i diritti delle donne e l’interesse per l’ambiente, entrarono a far parte stabilmente del dibattito politico e socio-culturale. Le piazze delle maggiori città italiane erano stracolme di idee, le università occupate in nome della condivisione libera dei saperi e contro la mercificazione di questi ultimi, gli operai si opponevano alle forme classiche di organizzazione del lavoro e tendevano a costituirsi in blocchi autonomi un po’ ovunque. Doveva essere un bel periodo storico. VolevaNo cambiare il mondo, quelli lì! Ma come tutte le cose belle, finì presto e, almeno in apparenza, senza motivi ben precisi. Molti di noi l’hanno solamente sentito per racconti, altri avranno visto documentari, altri ancora l’avranno studiato.. Ma si, c’è anche qualcuno che l’avrà vissuto!!
ConfAPRI e Movimento 5 Stelle a confrontoAl giorno d’oggi nulla di paragonabile avviene in Italia e, sicuramente c’è qualcosa da imputare ai politici di professione di weberiana memoria se, l’intellettuale guru di riferimento e con più influenza risulta essere sicuramente Gianroberto Casaleggio, il quale, spaziando dalle letture dei suoi amati fumetti alla produzione di video surreali quali Gaia (guardare per credere), si è fatto uomo ombra delle istanze di cambiamento reincarnate nel Movimento 5 stelle e nella figura di Beppe Grillo. All’utopia Marcusiana si contrappone oggi, la mera fantascienza di Casaleggio, cui, si accompagna una crisi che attanaglia i valori in quella che potremmo definire prototipo di società liquida, qual è la società italiana.

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