martedì 2 aprile 2013

Applausi per Jannacci 'caso' Celentano



Da Maroni a Jannacci e Vecchioni, Milano saluta il suo cantautore


Folla all'esterno dalla Basilica di Sant'Ambrogio per i funerali di Enzo Jannacci Folla all'esterno dalla Basilica di Sant'Ambrogio per i funerali di Enzo Jannacc

 Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori al loro arrivo a S.Ambrogio per l'ultimo saluto a Enzo Jannacci

 Renzo Arbore a S.Ambrogio

 Renato Pozzetto a S.Ambrogio per l'ultimo saluto a Enzo Jannacci

 Milanesi a S.Ambrogio per l'ultimo saluto a Jannacci

 I familiari a S.Ambrogio per l'ultimo saluto a Enzo Jannacci

  Jannacci, i milanesi gli rendono omaggio

 Le scarpe da tennis nella camera ardente per Enzo Jannacci

 Un paio di scarpe da tennis ai piedi della bara di Enzo Jannacci

 Cochi Ponzoni alla camera ardente

 Paolo Rossi in visita alla camera ardente

 La camera ardente per Enzo Jannacci allestita presso la casa di cura Columbus a Milano

 La camera ardente per Enzo Jannacci allestita presso la casa di cura Columbus a Milano

 

 Una immagine di archivio, datata 1 maggio 2005, ritrae Enzo Jannacci mentre si esibisce sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma

 Enzo Jannacci


MILANO - Il suono degli strumenti di una banda ha accompagnato l'uscita della bara di Enzo Jannacci dalla basilica di Sant'Ambrogio dove si sono conclusi i funerali.
L'uscita del feretro, come l'ingresso, è stata accompagnata anche da un lungo applauso e da momenti di commozione. La salma del cantautore sarà sepolta al Famedio al cimitero monumentale di Milano.
Enzo Jannacci è scomparso venerdì scorso all'età di 77 anni.
Ad accompagnare il feretro nella basilica di Sant'Ambrogio la moglie Giuliana Orefice e il figlio Paolo, musicista come il padre.
Sono centinaia i milanesi, ma non solo, che si sono riuniti nel chiostro della basilica per i funerali.
Fra i primi ad arrivare anche l'amico Roberto Vecchioni: "Nessuno è mai riuscito a dare la dimensione di Milano come ha fatto lui".
"Enzo era una persona che quando non c'era si faceva sentire ugualmente perché quando era presente dava un senso diverso alla serata. E' lui che mi ha fatto cambiare carriera, è lui che mi ha fatto diventare un artista". Con queste parole Teo Teocoli ricorda l'amico Enzo Jannacci. "Era il vero collante tra di noi - ricorda il comico arrivato ai funerali con il collega Massimo Boldi -, tant'é vero che i suoi primi pazienti siamo stati io, Massimo Boldi, Cochi e Renato".
"Oggi non c'é più quella tenerezza che ammorbidiva gli animi, quella tenerezza fatta di sguardi e di piccoli rapporti umani. Così era la Milano di Enzo, così era lui". Con queste parole Eugenio Finardi ricorda l'amico Jannacci. "In questi giorni - racconta il cantautore - mi sono ritrovato a cantare le canzoni di Enzo a mia figlia di 13 anni che mi chiedeva chi fosse. Appena ho intonato 'Vengo anch'iò lei ha capito di chi stessimo parlando. Questo significa passare alla storia".
Anche il Presidente della regione Lombardia Roberto Maroni partecipa ai funerali di Jannacci. Maroni, all'entrata della basilica di Sant'Ambrogio, si è limitato a dire per "la sua musica".
Il sindaco Giuliano Pisapia partecipa con la fascia tricolore. Nei giorni scorsi Pisapia aveva reso noto che il cantautore riposerà al Famedio dove sono seppelliti coloro che hanno resto grande Milano.
Sull'altare della basilica di Sant'Ambrogio, durante i funerali di Enzo Jannacci, a fianco dei gonfaloni delle istituzioni, spiccano i colori rossoneri. Il cantautore era infatti tifoso milanista e anche nel giorno del suo ultimo saluto la sua squadra del cuore ha voluto essergli vicina.
CELENTANO, TROPPA GENTE, 'E' GIUSTO' MA SE NE VA - Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori non sono riusciti ad entrare nella basilica di Sant'Ambrogio, troppo piena, per partecipare ai funerali di Enzo Jannacci. La coppia si è quindi soffermata fuori dalla basilica per alcuni minuti e poi si è allontanata: "Avrei preferito poter assistere alla cerimonia - ha spiegato il Molleggiato - ma c'era troppa gente ed è giusto così". "Bello, adesso sta bene", aveva detto Celentano al suo arrivo alla Basilica di Sant'Ambrogio. Il Molleggiato e la moglie hanno poi atteso alcuni minuti davanti all'ingresso principale ma poco dopo se ne sono andati perché la basilica era talmente piena da non poter accogliere nessun altro.
(ANSA)

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