" Noi siamo arrivati secondi e non dovevamo giocare a Vicenza : dovevamo guardare le partite dal divano aspettando il sorteggio dell'indomani. Quando sono arrivato a Taranto, c'erano 230 persone allo stadio : ora ce ne sono 13 mila , ma col campo aperto ce ne sarebbero stati 25 mila. Taranto è una città meravigliosa . Ora i bambini vengono a chiederti l'autografo. Da quanto tempo non accadeva? Abbiamo stupito tutti per un intero campionato, è un miracolo sportivo. Ho avuto questo ruolo inedito di costruzione della squadra e ho scelto calciatori che non erano stati protagonisti, gente che aveva fame. E io ho fatto sacrifici illimitati. Operando con parsimonia, col quattordicesimo budget del girone , perdendo Antonini , Romano e Cianci a gennaio, realizzando plusvalenze e siamo arrivati secondi. Giocando a porte chiuse e in campo neutro.
Col Vicenza all'andata ci aspettavamo loro col 3-4-3 . A mezz'ora dall'inizio scopro che fanno il 3-5-2 . Ci hanno rispettato, ma ci hanno sorpreso . Noi all'andata abbiamo fatto il 68 per cento di possesso di palla, ma ci ha condannato quel clamoroso errore sulla palla inattiva : l'unico gol subito nei playoff . Al ritorno mi mancavano giocatori, Miceli ha giocato con una fascia al quadricipite come negli anni '70 e Calvano non stava bene.
Adesso stacco il telefono per 4-5 giorni. Ho due anni di contratto. Poi parlerò col presidente .
Voglio però dire: Taranto ti amo " .
Eziolino Capuano a testa alta nel calcio di oggi che dimentica in fretta .
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(foto: blunote)
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