Vi ricordate le sirene del mito Ulisse? È uno passi più belli e famosi di tutta l’Odissea. Ma perché? Perché dietro questo mito è racchiusa una grande verità.
«Nessuno è mai passato di qui senza fermarsi ad ascoltare il dolce suono del nostro canto,» dicono le sirene ad Ulisse. E non gli stanno mentendo: con il loro canto seducono i marinai e li spingono a gettarsi in mare. Ulisse però adotta uno stratagemma per sopravvivere: si fa legare all’albero maestro della sua nave e copre le orecchie dei suoi uomini con la cera, così che non sentano il loro canto. Ecco, che cosa vi sta dicendo Omero? Che l’uomo è facile da ingannare. Chi parla con sincerità viene spesso deriso e frainteso e la massa da la sua preferenza a chi invece lo seduce e lo lusinga con un dolce canto, tanto dolce quanto velenoso e fatale.
Ma perché le sirene riescono ad incantare i marinai? Perché le loro parole sono così persuasive che riescono ad ingannare gli uomini. Ricordate il latinorum di Don Abbondio, il linguaggio forbito dell’Azzeccagarbugli? Tutti questi personaggi hanno una cosa in comune: distraggono, sviano, ingannano. Sono come le sirene di Ulisse. Ma riescono ad avere la meglio sugli altri perché sanno parlare.
Fateci caso, i governi, i giornalisti, gli uomini più potenti del mondo che cosa fanno? Parlano! Vi persuadono a sostenere le loro idee, ad andare in guerra, ad accettare una nuova legge soltanto con le parole. Non vi puntano un fucile contro la testa, non vengono nelle vostre case, non vi fanno assolutamente nulla, si limitano a parlare! Conoscono le parole giuste e sanno come usarle!
Dietro i momenti più importanti e più significativi della storia umana, la distruzione di Cartagine, il concilio di Nicea, la riforma protestante, l’ascesa di Hitler, non vi furono le armi ma delle parole! «Carthago delenda est», disse Catone. Furono queste piccole, semplici parole a segnare la fine di uno degli imperi più grandi del mondo antico. E ricordatevi sempre, come diceva Don Milani, un operaio conosce 100 parole, il padrone 1000. Per questo lui è il padrone.
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #cultura #istruzione #letteratura
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