De Rossi indica la strada da percorrere: al tecnico e al nuovo direttore sportivo Ghisolfi i Friedkin affidano la ripartenza
Per rispetto, De Rossi l’ha chiamata ricostruzione. Ma succederร di piรน nella Roma. Sono pronti i bulldozer virtuali per demolire almeno metร della rosa che non ha saputo conquistare un piazzamento in Champions. Una volta spianato il vecchio edificio, l’ingegnere sottoporrร alla proprietร un piano architettonico green in ossequio alla politica sostenibile sbandierata dall’inizio della gestione Friedkin. Non dobbiamo quindi aspettarci una squadra che torni immediatamente tra le prime quattro della Serie A. Possiamo perรฒ immaginare un gruppo di lavoro che con i giusti investimenti, l’organizzazione di gioco e una distribuzione proficua delle energie possa garantire un percorso graduale verso il vertice.
Nella nuova Roma no a maxi ingaggi e piรน scouting
Quali princรฌpi operativi ispireranno De Rossi e il nuovo direttore sportivo Ghisolfi, entrambi incaricati di un progetto triennale? La prima mossa, che risponde anche a un principio finanziario di contenimento costi, sarร evitare ingaggi maxi per giocatori forti ma spremuti. L’esempio di un’operazione non ripetibile รจ Romelu Lukaku, che ha segnato 21 gol in stagione ma non ha garantito il raccolto sperato. I 17 milioni spesi dai Friedkin per ospitarlo per 9 mesi sono stati un investimento infruttuoso, a posteriori. Da ora in poi si cambia: spazio allo scouting e alla ricerca di talenti piรน giovani, «che abbiano fame» per dirla con l’allenatore e che non guadagnino cifre da top player. Il prototipo di riferimento, per le caratteristiche dell’affare, รจ Tommaso Baldanzi, un 2003 pagato 10 milioni piรน bonus a gennaio: se Baldanzi esplode, diventa un plusvalore tecnico o una plusvalenza sul mercato; se resta una via di mezzo tra buon calciatore e campione, non avrร comunque provocato uno sconquasso economico all’interno del club.
Le richieste di De Rossi per il mercato
L’obiettivo รจ generare un serbatoio di calciatori bravi di proprietร . Da questo punto di vista aiuta l’allentamento delle restrizioni Uefa sul fair play, che hanno frenato questo genere di affari nelle scorse stagioni. Da quest’anno, pur dovendo incassare una decina di milioni di plusvalenze entro il 30 giugno per rientrare nei paletti imposti dall’accordo, la Roma potrร comprare senza essere ossessionata dal cosiddetto transfer balance, cioรจ l’equilibrio perfetto tra entrate e uscite. Quindi alle uscite prevedibili di giocatori come Azmoun, Kristensen, Renato Sanches, tutti a fine prestito, seguiranno ingressi di giocatori che possano migliorare la qualitร della rosa nel medio periodo: De Rossi ha indicato le «carenze», ammettendo che chiederร elementi capaci di saltare l’uomo, di attaccare la profonditร . Ha citato piรน volte Frimpong del Bayer Leverkusen come modello. E per questo vorrebbe (o avrebbe voluto) Federico Chiesa.
Confermati e in partenza: poche certezze nella Roma
Al momento, come vedete nella grafica, sono solo undici i calciatori che hanno la ragionevole sicurezza di continuare il loro percorso professionale nella Roma: il blocco degli italiani รจ sempre saldo (persino Spinazzola ha qualche possibilitร di rinnovare). Anche Dybala sembra voler rimanere, con Svilar, N’Dicka e Paredes e appunto Baldanzi. Angeliรฑo verrร riscattato. Il resto รจ come un computer impallato: spegni e riaccendi, Daniele.
CorrSport - Roberto Maida
#AsRoma #asromaforever
#calciomercato #calcimercatoRoma
Nessun commento:
Posta un commento