In un lucidissimo video-messaggio trasmesso al Congresso dell’Anpi di Riccione, la senatrice a vita Liliana Segre ci ha regalato parole che, a prescindere da ogni punto di vista, tutti dovrebbero ascoltare.
Una lezione umana e costituzionale sul concetto di Resistenza e contro ogni, impossibile, equidistanza, da parte di chi l’orrore l’ha visssuto sulla sua pelle.
“La resistenza del popolo invaso rappresenta l’esercizio di quel diritto fondamentale di difendere la propria patria che l’articolo 52 della Costituzione prescrive addirittura come sacro dovere. Dunque non è concepibile nessuna equidistanza. Se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione e per non perdere la propria libertà”.
“Anche rispetto a questa mostruosità della guerra, la nostra Costituzione ci offre una guida sicura. L’aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell’Ucraina rappresenta proprio l’esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l’articolo 11 ci insegna a ‘ripudiare’: la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. La guerra assurda e sanguinosa che è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non è facile descrivere. Quelle bombe sulle case, quelle famiglie in fuga. Quanti ricordi di un terribile passato che non avrei mai immaginato di rivedere così vicino”.
Illuminante come sempre.
Lorenzo Tosa
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