martedì 9 settembre 2014

Scontro tra un’auto e una moto in A12, muore un giovane genovese

Pablo Calzeroni e Riccardo Porcù

Luca Scaramuzzino
Viareggio - La moto era nuova fiammante. Una Suzuki. Adesso è un ammasso di lamiere contorte. L’impatto è stato devastante. Luca Scaramuzzino, 23 anni, residente in via Viazzi, a Marassi, era appassionato di motori. E ieri sera era contento di poter percorrere l’autostrada sul suo bolide. Ha perso la vita al chilometro 129+100 dell’A12, all’altezza di Pietrasanta (Lucca). Poco dopo aver superato ilcasello di Versilia, ha urtato un’auto che procedeva nella sua stessa direzione ed è caduto.
Inutili i soccorsi del personale del 118 e dei militi della Croce Bianca di Querceto, la cui sede si trova ad appena qualche chilometro di distanza da quel tratto autostradale. Il giovane è deceduto a bordo dell’ambulanza, prima ancora che il mezzo di soccorso partisse e si dirigesse verso il dipartimento di emergenza più vicino. Lo schianto è avvenuto poco dopo le 20. La centrale operativa della sottosezione della polizia stradale di Viareggio ha ricevuto la prima segnalazione dell’incidente alle 20.22.
Gli agenti, dopo un sopralluogo, hanno ascoltato a lungo i testimoni, le due persone che viaggiavano sull’auto tamponata. Anche loro sono rimasti feriti, ma non in modo grave: «Tutto è successo in un istante, non ci siamo accorti della moto se non all’ultimo momento, quando abbiamo sentito l’urto», hanno detto in stato di choc agli inquirenti direttamente nella saletta di visita del pronto soccorso. «Stavamo procedendo lungo la corsia di marcia quando siamo stati tamponanti dal motociclista. Il colpo è stato molto violento e quel povero ragazzo è stato sbalzato dalla sella ed è finito sull’asfalto, rotolando verso la corsia di sorpasso».
In quel momento la carreggiata dell’A12 in direzione Genova era particolarmente trafficata, forse per via degli ultimi strascichi del contro esodo estivo. «Non abbiamo potuto fare nulla, è stato terribile: abbiamo visto che il corpo di quel giovane è finito sulla corsia di sorpasso e poi è stato travolto da un’altra macchina in transito. L’automobilista non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto e come noi si è potuto fermare alla prima piazzola di sosta, a qualche decina di metri dal punto dell’incidente. Quando siamo tornati indietro per prestare le prime cure ci siamo resi conto che la situazione era disperata».
Purtroppo non c’era più nulla da fare. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria all’obitorio di Camaiore. La famiglia di Scaramuzzino è stata informata della tragedia ieri sera. Sulla vicenda ora indaga la procura. Non è escluso che il pubblico ministero possa conferire l’incarico al medico legale per l’esame autoptico già stamattina. Il magistrato, come trapela da fonti investigative, intende capire come mai il ventitreenne abbia tamponato l’auto che lo precedeva. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono tre.
La prima è che abbia avuto un malore e non sia più riuscito a controllare il mezzo andando poi a sbattere, a velocità sostenuta, contro la parte posteriore della vettura. La seconda ipotesi è che si sia distratto per un attimo, percorrendo gli ultimi metri prima dell’impatto senza osservare la strada davanti a sè. In alternativa resta sempre il guasto meccanico, ai freni o a qualsiasi altra parte della moto. Un guasto che potrebbe aver trasformato la Suzuki in un proiettile impazzito.
Se il problema è stato meccanico, però, sarà molto difficile eseguire gli accertamenti del caso, viste le condizioni del veicolo: il mezzo su cui viaggiava Luca Scaramuzzino è uno scheletro di lamiere contorte. Le ruote non ci sono più e così anche il motore, ridotto a una lastra compressa di acciaio. Secondo quanto ricostruito dalla polstrada, la moto, che al momento dello schianto ha terminato la sua corsa al centro della corsia di marcia, si è accartocciata non tanto per il tamponamento in sè. Quando piuttosto a causa dell’impatto con altre macchine in transito. La violenza dell’incidente è tutta qui, in questo fantasma di metallo a due ruote su cui il giovane ha vissuto gli ultimi istanti della sua vita.
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http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/09/09/AR8ZMosB-scontro_genovese_giovane.shtml

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