Ebola in Europa: la UE non lo esclude
Il virus fa sempre più paura
Ebola in Europa: la UE non lo esclude
Ogni giorno che passa l’ebola fa sempre più paura. Avantieri è morto Sheik Umar Khan, “il medico che dirigeva il centro clinico a Kenema, nella Sierra Leone. L’uomo, 39 anni, aveva intrapreso una lunga e dura battaglia contro l’epidemia di ebola che, secondo l’ultimo bollettino dell’Oms, ha ucciso 672 persone in Africa occidentale“. Ieri il governo britannico ha convocato una riunione d’urgenza per decidere come affrontare il pericolo.
Oggi il governo della Sierra Leone, ha dichiarato lo stato d’emergenza(*):
“Lo ha reso noto il presidente Ernest Bai Koroma che ha anche cancellato il suo viaggio al vertice Usa-Africa che si terrà il 4 e 6 agosto a Washington. «Sfide straordinarie richiedono misure straordinarie – ha detto il presidente in un messaggio tv – quindi proclamo lo stato di emergenza pubblica in modo da riuscire a far fronte meglio all’emergenza ebola».”
E in merito al pericolo che l’epidemia possa diffondersi in Europa, l’UE ha fatto sapere di essere “attrezzata per rispondere all’eventualità che il contagio si estenda“, nonostante “i rischi che arrivi in Europa siano bassissimi“,
In un comunicato di Bruxelles si legge:
“Non si può scartare l’ipotesi che un caso giunga in Europa, ma l’Ue ha i mezzi per contenere rapidamente l’epidemia“.
Intanto in Liberia e Sierra Leone si è deciso di cercare i malati di ebola casa per casa, in modo da scovare le persone infette che vengono nascoste dai familiari. Inoltre, il governo liberiano ha deciso di chiudere le scuole, mandare a casa per un mese i dipendenti statali non considerati necessari e considererà l’ipotesi di mettere in quarantena alcune comunità.
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