Pier Carlo Padoan convoca il comandante della Guardia di Finanza “Torchiate di più”
Urgenza di trovare quattrini sempre più pressante, è necessario trovare 10 miliardi di euro per intervenire sul cuneo fiscale e finanziare il programma di governo.
L’Europa ci impone una correzione dei conti e, nonostante le smentite, una finanziaria da 8 miliardi sarebbe dietro l’angolo.
Quindi servono 18 miliardi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha l’ingrato compito di trovare il sistema e i canali per reperirli.
Le coperture affollano le notti insonni del governo. Padoan scommette sul rientro dei capitali dall’estero e su una non meglio precisata una tantum (patrimoniale? Ndr) sulla quale stanno lavorando i tecnici di Palazzo Chigi, certamente un aumento delle tasse sui Bot, fino al 20% e della tassa sui conti correnti.
Ma i conti non tornano e il governo è in difficoltà e di qui la necessità di trovare altrove i fondi.
Il ministro Padoan convoca il comandante della Guardia di Finanza, il generale Saverio Capolupo. Una riunione protrattasi oltre due ore, nella quale si è discusso del contrasto all’evasione fiscale, versante dal quale Padoan vorrebbe ottenere di più per quanto riguarda gli incassi finali.
Il ministro probabilmente intende intensificare la lotta ai furbetti delle tasse(la montagna da aggredire vale 140 miliardi), ma si è reso conto che i mezzi a disposizione della Gdf sono scarsi, sia per l’organico sia in relazione alle risorse economiche.
Un fuori programma che servirebbe per sguinzagliare più 007 delle Fiammegialle nella caccia agli evasori.
Magari una versione più aggressiva e capillare dei controlli a tappetoeseguiti negli scorsi anni sia nelle grandi città (Roma, Milano, Napoli) sia nelle località turistiche dei vip (Cortina, Portofino). Blitz che tuttavia hanno assicurato poco gettito rispetto all’effetto propaganda.
Fonte
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http://gek60.altervista.org/2014/03/pier-carlo-padoan-convoca-il-comandante-della-guardia-di-finanza-torchiate-di-piu/
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