lunedì 17 marzo 2014

Nuova conferma alla teoria del Big Bang: svelata la straordinaria scoperta dell'Harvard-Smithsonian

Di Alessandro Martorana 
Avevano promesso una grande scoperta, e così è stato: nuove prove che supportano direttamente la teoria del Big Bang sull'origine dell'universo sono state svelate dagli scienziati dell'Harvard Smithsonian Centre for Astrophysics: si tratta dei segnali lasciati nel cielo subito dopo il Big Bang stesso.


Questi segnali, catturati dal telescopio Bicep al Polo Sud, sono stati emessi una frazione di secondo dopo il Big Bang. La scoperta è talmente enorme che in molti già parlano di un premio Nobel: "È spettacolare. Ho visto la ricerca, gli argomenti sono persuasivi, e gli scienziati coinvolti sono tra le persone più attente e prudenti che io conosca", ha spiegato alla BBC Marc Kamionkowski della Johns Hopkins University.
Gli scienziati stavano cercando di rilevare un qualche segno residuo che mostrasse l'inflazione dell'universo subito dopo il Big Bang: la teoria è prevede che un enorme evento abbia trasformato l'universo da qualcosa di molto piccolo a qualcosa di infinito nel corso di 14 miliardi di anni, come si può vedere nell'animazione qui sotto. L'idea dell'inflazione è stata proposta per la prima volta negli anni '80, anche se è sempre mancata la prova che potesse supportarla.
Wikimedia Commons/Rogilbert
Wikimedia Commons/Rogilbert
Ciò che occorreva ai ricercatori erano le onde di energia gravitazionale, che avrebbe dovuto lasciare una sorta di "marchio" sulla più antica luce dell'universo: il team dell'Harvard-Smithsonian ritiene adesso di aver identificato l'onda gravitazionale del Big Bang.
"Rilevare questo segnale è uno degli obiettivi più importanti dell'odierna cosmologia. Molto lavoro fatto da molte persone ha portato a questo punto", ha spiegato il professor John Kovac, leader del progetto BICEP2. Gli scienziati cercheranno adesso di replicare le rilevazioni, per fornire prove ancora più forti a supporto della teoria.
Se queste ulteriori verifiche dovessero avere successo, i ricercatori saranno in grado di comprendere molte più cose riguardanti l'origine dell'universo e quanto questo sia grande al momento. "Siamo molto fiduciosi che il segnale che stiamo vedendo sia reale, e che sia nel cielo", ha spiegato Kovac parlando con Space.com. "Sarà controverso. Prevediamo che la gente proverà a sparare [sulla scoperta] da ogni direzione, ed è ciò che chiediamo: questo è il processo scientifico, e sarà divertente ed interessante". 
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Una scoperta scientifica di grande rilevanza verrà annunciata oggi alle 17 all'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics nel corso di una conferenza stampa, come annunciato dal prestigioso ente scientifico statunitense. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming: IBTimes Italia vi fornirà tutti gli aggiornamenti quando saranno disponibili.
Nel comunicato non vengono fonite molte informazioni sulla natura di ciò che verrà annunciato, a parte specificare che si tratta di una scoperta di notevole portata. Inevitabilmente, in rete si è scatenato il dibattito su quale potrà essere il contenuto dell'attesissima conferenza stampa.
Secondo il Guardian potrebbe trattarsi della scoperta delle onde gravitazionali primordiali, l'ultima previsione non testata della Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein. Pochi giorni fa, il 14 marzo per la precisione, si è celebrato il 135° anniversario della nascita del grande fisico di Ulm, e questo potrebbe essere un indizio del fatto che la scoperta sia in qualche modo a lui connessa.
Le onde gravitazionali primordiali sono come delle increspature dello spazio-tempo, e la loro impronta, lasciata subito dopo il Big Bang, potrebbe fornirci molte informazioni sulle caratteristiche dell'universo subito dopo la sua nascita. Secondo indiscrezioni riportate dal Guardian, il segnale dovrebbe essere stato trovato dal telescopio Bicep (Background Imaging of Cosmic Extragalactic Polarization), situato al Polo Sud e specificamente progettato "per rispondere a domande cruciali riguardanti l'origine dell'universo".
 "È stato chiamato il Santo Graal della cosmologia", ha spiegato al quotidiano inglese Hiranya Peiris, dello University College di Londra, illustrando quale sarebbe l'importanza di un annuncio di questo tipo. "Sarebbe davvero una grossa, grossa, grossa scoperta.


http://it.ibtimes.com/articles/63932/20140317/annuncio-scoperta-astronomia-relativita-generale-einstein-diretta-streaming.htm#ixzz2wFMhrwMh

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