lunedì 10 marzo 2014

Il nostro bar è senza slot

Il gioco d’azzardo cresce con l’aumentare della crisi. Ma c’è chi a questo sistema si è opposto, decidendo di non lucrare sulle fasce più deboli e di non incentivare le potenti lobbies che lo governano. La storia dei movimenti contro le slot machines è un espressione di questa lotta.
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di Marzia Coronati
Esiste nei bar, ed è ancora in vigore, la “Tabella dei giuochi proibiti”: ma cosa proibisce? Giochi di carte tradizionali come scala quaranta, ramino e bridge, e vecchi giochi d’azzardo; ma al tempo stesso un’altra normativa permette di installare le slot in deroga al divieto di gioco d’azzardo stabilito dal Codice Penale. Come se incoraggiassimo il possesso di armi automatiche e fossimo paranoici rispetto ai coltellini da tasca“.
Vivere senza slot, Collettivo Senza Slot

Barbara gestisce l’Antico caffè, un bar del Comune di Ariccia, a pochi chilometri da Roma. Poche settimane fa ha contattato la Campagna Slot Mob: “Volevo farvi sapere che abbiamo deciso che nel nostro locale non ci sarà mai una slot machine. Non vogliamo lucrare sulle debolezze delle persone comuni, non vogliamo essere complici”. Avere anche solo una macchinetta per il gioco d’azzardo all’interno del proprio esercizio oggi significa ottenere denaro sufficiente per ripagarsi le bollette o addirittura l’affitto del locale, è una decisione importante perciò quella di chi si oppone, una scelta lungimirante che tiene in considerazione i numerosi effetti collaterali che stanno dietro al fenomeno del gioco d’azzardo.
Nel 2012 in Italia si sono giocati più di ottanta miliardi di euro, ma nelle casse dello Stato sono entrati solo otto miliardi, per la maggior parte spesi in cure per i dipendenti e in lotta alle infiltrazioni mafiose, il restante è finito in gran parte nelle tasche delle dodici grandi concessionarie che manovrano il sistema e in parte in quelle dei gestori dei locali.
Le slot machines rappresentano la fetta del fenomeno del gioco d’azzardo più consistente, sia in termini numerici che di impatto sociale: oltre a provocare il maggior numero di giocatori patologici infatti è anche quella con più collegamenti alle infiltrazioni mafiose e al riciclaggio. A capire la pericolosità del fenomeno sono stati i numerosi movimenti e gruppi contro le slot machines sorti negli ultimi anni, dal Collettivo Senza Slot, che ha creato una mappa online con i bar senza macchinette, agli Slot Mob, che premiano i gestori dei bar che hanno scelto di vivere senza slot organizzando “colazioni di massa”.

A questi temi è dedicata la nuova radiotrasmissione settimanale Terranave curata da Amisnet. Ospiti della puntata: Barbara Regina (Antico Caffè di Ariccia), Gabriele Mandolesi (Associazione Economia e felicità, collaboratore di Comune-info) e Mauro Vanetti, Collettivo Senza Slot. La rubrica Lu Cuntu è a cura di Andrea Cocco.
L’articolo della settimana di Comune-info segnalato da Terranave è: La ribellione contro il lavoro.
Per ascoltare la trasmissione cliccate qui: http://amisnet.org/agenzia/2014/01/23/slot-le-alternative-allazzardo/
Per informazioni o consigli scrivete a radioterranave@gmail.com.

Terranave è trasmesso da:
Radio Flash (Torino, 97.6) giovedì 15 (replica giovedì 20,00)
Radio Kairos (Bologna, 105,85) sabato 13,00 (replica giovedì 14,30)
Radio Indygesta (Web Radio)
Radio Onda d’urto (Brescia, Cremona, Piacenza, 99.6) mercoledì 13,30
Radio Ciroma (Cosenza, 105,7) giovedì 17,00
Radio Onde Furlane (Udine e Gorizia) sabato 17,30
Radio Beckwith (Torino) mercoledì 14,30 (in replica domenica 13,30)
Radio Gold (Alessandria)
Radio Popolare Salento (Lecce, Taranto)
Radio Sonar (web radio)

http://comune-info.net/2014/01/slotradio/

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