Nato a Gand, in Belgio, l'aristocratico innovatore Mortier comincia la sua carriera nel management musicale al Festival delle Fiandre. Diventa poi assistente di Rolf Liebermann e Hugues Gall all'Opéra di Parigi. Nel 1981 viene nominato sovrintendente della Monnaie, a Bruxelles, dove ben presto afferma il suo stile brillante, deciso, volto a rinnovare profondamente i costumi conservatori del teatro d'opera, soprattutto favorendo il repertorio del Novecento, spettacoli sperimentali e a volte "sovversivi" (Michael Haneke, Peter Sellars, Krzysztof Warlikowski, Christoph Marthaler, Bill Viola), commissionando nuove opere contemporanee (Kaija Saariaho, Philippe Boesmans). A fine Ottanta è tra i protagonisti della nuova Opéra Bastille, che voleva essere il monumento a una rinnovata passione del teatro d'opera in Europa. I Novanta sono invece quelli del suo regno al Festival di Salisburgo. Il Terzo Millennio lo apre impostando la geniale Ruhr Triennale. Dal 2004 al 2009 succede a Hugues Gall ai vertici dell'Opéra di Parigi. Dal 2010 ha diretto per un paio d'anni il Teatro Real di Madrid, dove il divampare del tumore al pancreas e una "imboscata" del Ministero della Cultura spagnolo, passato a un Governo di centrodestra, lo hanno portato a una amara defenestrazione.
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