Articolo su GALLODORO - LASICILIA del 27.07.2011
Articolo "LASICILIA" del 27.07.2011
Gallodoro. Se non è arrivato alla disperazione, poco ci manca. Ma di rabbia ne ha accumulata così tanta il sindaco del piccolo centro collinare, Micio Lo Monaco, da non potere più fare a meno di manifestarla apertamente e in maniera oltremodo vibrata. Da «amministratore di frontiera», quale egli stesso si definisce, il primo cittadino di uno dei Comuni più piccoli della Sicilia (non arriva a 400 anime), alle prese col dissesto finanziario, lancia un forte appello per denunciare lo stato di abbandono in cui si sente lasciato dalla politica di «questo martoriato Paese, dove tutti fanno la parte di Ponzio Pilato». E lo fa con una vigorosa nota di protesta, inviata al Prefetto di Messina, ai presidenti della Regione e della Provincia, nonché alle più alte cariche dello Stato, Presidente della Repubblica e Capo del Governo, nella quale denuncia «un profondo senso di smarrimento e una crescente incapacità a fronteggiare una situazione gestionale della cosa pubblica, che va sempre via via deteriorandosi». Problemi su problemi, che non vanno a soluzione, specie quello del potenziale isolamento del centro abitato a causa del noto movimento franoso sulla Sp 13 in contrada Fiurella, in continua evoluzione e che non fa intravedere niente di buono se non si interviene presto e in maniera radicale con opere definitive di messa in sicurezza del tratto di strada interessato. Il quale è ridotto ad un'angusta passerella in terra battuta, percorribile soltanto da piccoli mezzi in senso unico alternato e non più regolato dal semaforo, dopo la scomparsa ad opera d'ignoti di una delle due lanterne. Disagi, quindi, a non finire fra gli studenti, i pendolari e quanti devono raggiungere il borgo antico, anche perché i mezzi pubblici non sono in grado di attraversare quell'autentico imbuto. Ma non si limita a questo l'accorato e legittimo sfogo del capo dell'Amministrazione comunale, che si lamenta per la mancanza di servizi essenziali, per i costi elevati della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, a fronte «di un bilancio sempre più striminzito, a causa dei consistenti tagli ai trasferimenti regionali e statali». Lo Monaco sente sul collo il fiato della gente, a cui stenta, in simili condizioni, di potere dare le debite risposte. «Non è un caso - rileva il sindaco - se questa non ha più fiducia nelle Istituzioni, allontanandosene sempre di più».
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