Faac: zio e cugina, nessuno licenzia
Tribunale ha disposto sequestro dei beni su loro ricorso
BOLOGNA - ''Teniamo a ribadire, a voce alta,
che nessuno ne' intende ne' puo' licenziare nessuno e che
nessuno pensa e puo' intervenire per ridimensionare o smembrare
il gruppo''. Lo dicono in una lettera aperta ai dipendenti Faac
- la multinazionale dei cancelli automatici lasciata in eredita'
alla diocesi da Michelangelo Manini - Carlo Rimondi, zio di
Michelangelo, e la cugina Mariangela Manini. Nei giorni scorsi
accogliendo il ricorso dei due il tribunale ha disposto il
sequestro dei beni.
(ANSA)
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