Ricordo il meraviglioso istante: davanti a me apparisti tu,
come una visione fugace, come il genio della pura bellezza.
Nei tormenti di una tristezza disperata, nelle agitazioni di una rumorosa vanità,
suonò per me a lungo la tenera voce, e mi apparvero in sogno i cari tratti.
Passarono gli anni. Il ribelle impeto delle tempeste disperse i sogni di una volta,
e io dimenticai la tua tenera voce, i tuoi tratti celestiali.
Nella mia remota e oscura reclusione trascorrevano quietamente i miei giorni
senza divinità, senza ispirazione, senza lacrime, senza vita, senza amore.
Ma venne dell'anima il risveglio: ed ecco di nuovo sei apparsa tu,
come una visione fugace, come il genio della tua pura bellezza.
E il cuore batte nell'inebriamento, e sono per esso risuscitati di nuovo
e la divinità e l'ispirazione, e la vita, e le lacrime e l'amore.
martedì 8 novembre 2011
Autori ed opre immortali: Aleksandr Puskin
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