La prova definitiva del fallimento del genere umano si è avuta due sere fa in Europa League.
Lui è Glen Kamara, centrocampista del Glasgow Rangers. Originario della Sierra Leone. La sua squadra, giovedì, affrontava in trasferta lo Sparta Praga.
La curva dello Sparta Praga era stata chiusa per via degli insulti razzisti che gli ultras avevano rivolto, in una partita precedente, al giocatore del Monaco Aurélien Tchouameni. Il settore dello stadio era stato quindi riservato a 10mila bambini con meno di 14 anni. Un bel segnale per ripartire e sconfiggere il razzismo degli adulti idioti e carogne, col candore dei bambini innocenti e intonsi. Bello, no?
No, perché è proprio da quel settore che sono partiti gli insulti e i “buuuuuu” a Kamara. Erano proprio i bambini “innocenti” a fischiare, dileggiare e insultare il giocatore. Proprio come gli adulti. Peggio degli adulti.
Uno dei punti più bassi nella storia del calcio, ma più in generale nella storia dell’uomo. Chiudete tutto.
Andrea Scanzi
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