"Sottopagate, costrette a mangiare in piedi, a evitare anche di andare in bagno e soprattutto a cedere il loro corpo ai padroni. Al gradino più basso dello schiavismo che tristemente impera in troppe aziende dell'agro pontino ci sono le donne di nazionalità indiana.
Il lavoro nei campi è un inferno per i sikh, come ormai emerso da numerose inchieste e processi a Latina, ma il girone più profondo è riservato alle mogli dei braccianti."
Un articolo impressionante, la conferma di quanto da tempo denunciano le associazioni che si occupano della condizioni dei e delle braccianti dell'Agro Pontino.
Il lavoro di denuncia e proposta di Marco Omizzolo è preziosissimo.
Beatrice Brignone
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