Leggo che Letta, finalmente, ha parlato oggi di “sancita rottura di fiducia a tutto campo con italia viva” dopo la vergogna di ieri al Senato sul ddl Zan. Letta ha parlato dei renziani, ma anche di altri: Forza Italia, ma pure quei senatori del Pd che ancora obbediscono a Renzi e non a Letta.
Bene: voglio credere alla tardiva, ma bella, nettezza di Letta. È quello che gli chiedevo poche ore fa in un post atto a ricordargli (per l’ennesima volta) che è ridicolo o indecente cercare Conte e Bersani e contemporaneamente Renzi e Renzenda. Come essere vegani e carnivori. O di qua o di là.
Il Pd, con i renziani, non deve più prenderci neanche un caffè. Su scala nazionale ma pure regionale (ci sono certi personaggi, nella mia Toscana, che nom farebbero i consiglieri neanche alla bocciofila di Chitignano).
Serve risolutezza e nettezza, Letta. Oltretutto, a giudicare da come ti trattò quello lì sette anni fa, sulle scarpe non dovresti avere sassolini ma macigni. Ecco: è tempo (da un bel pezzo) di toglierseli. Tagliando rami secchi, furbetti e lestofanti. Adesso.
Buon lavoro, buona pulizia, buona ripartenza.
(E al prossimo esponente Pd che riparte con la sega del “vogliamo un’alleanza larga con m5s, Renzi e Renzenda” metto meno alla fondina)
Andrea Scanzi
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