Simpatica la Meloni che attacca i tagli sull’assegno mensile di invalidità. Ironizza però dicendo che “le pensioni d’oro non si toccano”.
Sarebbe da ricordarle che il governo di cui era ministro nel 2010 aumentò di 11 punti la soglia necessaria per percepire l’assegno di invalidità (dall’invalidità al 74% all’85%), tagliando fuori tante persone. E che oggi tanto lei quanto suoi diversi colleghi prendono stipendi d’oro nonostante tassi di assenteismo vergognosi, al limite – se non oltre – la minima decenza.
In aggiunta, affossando il Ddl Zan hanno anche affossato le norme contro l’abilismo.
Il cappello sulla battaglia dei 280 euro agli invalidi anche no, cara Meloni.
Leonardo Cecchi
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