Nel 1950 Billy Wilder, a mio avviso il più grande regista hollywoodiano di tutti i tempi, ha un problema: nessuna attrice vuole interpretare il suo ultimo film. La trama è incentrata su un'attrice degli anni '20 che con il passaggio dal muto al sonoro perde il successo e viene dimenticata. La vicenda e' troppo simile alla verità perché una vera Diva possa ammettere, anche a sé stessa, di essere una ex. Billy contatta prima tra tutte Mary Pickford, la fidanzata d'America degli anni del muto. Si vede sbattere la porta in faccia, Mary trova la storia troppo torbida. Allora il regista contatta la cinquantasettenne Mae West, grande star dei primi anni '30: "Billy ho solo 40 anni, sono troppo giovane per la parte" si sente dire. Greta Garbo non risponde neppure e Pola Negri ha ancora un accento troppo polacco, motivo che aveva stroncato la sua carriera. Billy chiede allora alla piu' grande diva del muto: Gloria Swanson. Gloria si era semplicemente ritirata e non pensava piu' al cinema.
Inizialmente rifiuta. Poi ci ripensa. L'amico George Cukor, il regista delle dive, la convince: "Gloria", le dice, "sarà il film per il quale verrai ricordata. Cosi' nasce Viale del Tramonto, 1950.
Vecchia Hollywood e dintorni
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