Breve storia tristissima.
Per mesi quest’uomo, Gianluigi Paragone, ha cavalcato la pancia, la rabbia, le viscere di milioni di persone su Green Pass, “dittatura sanitaria” e antiscienza con l’unico scopo di trasformare l’ignoranza in voti.
Ancora pochi giorni fa, con la solita spocchia, fantasticava a tv e social unificati di exploit e “belle sorprese” a Milano, dove era candidato sindaco.
Poi sono arrivati i risultati. Quelli veri.
E niente, Paragone ha preso il 2,99%.
La lista di sbarramento è al 3%.
Per uno 0,01% è rimasto fuori dal consiglio e da tutto, senza niente in mano.
La storia è triste, ma neanche nei sogni potevamo scrivere un finale più bello.
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