Tregua finita. Nell’Est dell’Ucraina, Kiev riprende le azioni militari

La tregua voluta dal Presidente ucraino Petro Poroshenko è finita, quando nella notte il capo dello Stato ha annunciato la fine del cessate il fuoco. Le autorità di Kiev hanno ripreso la loro "operazione anti-terrorismo", con la quale puntano a riprendere il controllo delle aree dell'Est del Paese sotto il controllo dei separatisti filorussi.

-Redazione- L'Ucraina di Poroshenko ha deciso dinon prorogare il cessate il fuoco stipulato con iseparatisti dell'Est del Paese. Lo ha annunciato lo stesso Poroshenko nella notte: "Attaccheremo i separatisti che controllano da oltre due mesi gran parte delle regioni di Donetsk e Lugansk", ha affermato in un discorso alla nazione. Ma – ha voluto sottolineare – "il nostro piano di pace, in quanto strategia per l'Ucraina e il Donbass, resta in vigore". E Kiev è disposta "a tornare al regime del cessate il fuoco in qualunque momento" se verrà constatato che "tutte le parti si adopereranno per attuare i punti essenziali di questo piano di pace". 
Poroshenko ha quindi esortato i militanti a liberare gli ostaggi e Mosca a fermare sabotatori e fornitori di armi dall'altra parte della frontiera.

L'annuncio del presidente arriva qualche ora dopo una conversazione telefonica a quattro fra Poroshenko, i presidenti russo e francese e la cancelliera tedesca, nella quale si era cercato di spingere Kiev a prorogare il cessate il fuoco, scaduto ieri alle 19.

Il capo del governo di Kiev, Oleksandr Turchynov ha annunciato che le truppe ucraine hanno ripreso le operazioni militari contro i militanti filorussi che operano nella parte orientale del Paese.

A Sloviansk si attende con paura l’effetto dell’offensiva, nella città cuore dei combattimenti si parla di guerra tra fratelli. 

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