Vi diciamo come è andata. Giornalettismo prova ad attaccarci ma ne esce parecchio male: tutte le tranvate
Tutto inizia con un articolo di Mazzetta (pseudonimo di Massimo Mazza – antigrillino, antitradizionalista, antiquasitutto quasi di professione) su “Giornalettismo”. Articolo che – come è stato correttamente detto da Radio Spada – “prende granchi e spara bufale”.
In cosa consiste l’operazione? Fare un pezzo su Radio Spada (falsamente definita come l’erede di Pontifex) ritagliando un articolo di LoSai sul geocentrismo e dicendo che Informare per Resistere e la stessa LoSai lasciano spazio a Radio Spada sulle loro pagine. Non ci avete capito nulla? Meno male, ve lo spieghiamo: si tratta del solito polpettone in cui utilizzando personaggi e siti del passato (non troppo gloriosi) si appiccica addosso a gente diversa e che nulla ha a che fare con questi.. un marchio sconveniente.
Inutile dire che LoSai e Informare per Resistere mantengono non solo la loro più totale autonomia ma anche che, nei loro staff, spesso si trovano in posizioni nettamente divergenti rispetto ad alcune componenti di Radio Spada, pur nel pieno rispetto reciproco. Sarebbe stato sufficiente fare un giro su facebook in questi giorni per vedere quanto – a volte anche in modo colorito – ciascuno difenda le sue idee e la sua specificità. Ovvio: ci si sente, ci si confronta, si collabora. E questo dà molto fastidio, moltissimo.
Ma andiamo con ordine.
Esce l’irricevibile articolo intitolato: “Il grande ritorno di quelli di Pontifex (e della Terra che non gira intorno al Sole)”.
Nel giro di poche ore viene millimetricamente smontato dalla stessa Radio Spada:
Leggiamo sul vostro sito “Giornalettismo” un pezzo a firma di “Mazzetta” in cui sorprendentemente troviamo varie annotazioni a riguardo del sito “Radio Spada” di cui abbiamo il piacere di essere redattori.Siamo nati due anni fa e rivendichiamo la nostra assoluta originalità: non siamo figli ed eredi di nessuno, vogliamo essere un sito di informazione e cultura cattolica, lontano dai contenuti devianti e ereticizzanti del modernismo che oggi impera, nella Chiesa come nella società.Come ogni gruppo che via via si aggrega, abbiamo riunito persone diverse, molte delle quali dalla ricca formazione culturale e accademica, mosse però dalla medesima volontà di servire la Verità cattolica in tutte le sue forme, lontano dagli schemi del politicamente e del “cattolicamente corretto” e a qualunque costo.Ci preme però rammentarvi che il pezzo in questione sul “geocentrismo”, pubblicato dagli amici di Lo Sai, non proviene da Radio Spada perché non è stato mai pubblicato sul nostro sito perché estraneo alla sua linea editoriale. Per quanto riguarda il fatto che molti portali, coraggiosamente e con grande libertà di giudizio, riprendano le nostre segnalazioni e le i nostri saggi, ci fa assolutamente piacere e testimonia del successo della nostra operazione ma non può far indulgere a nessuna forma di confusione. Radio Spada ha una sua precisa e inequivocabile identità cattolica romana, integralmente praticata, come unico punto di riferimento: questo ci permette di avere commistioni con altri siti (di natura plurale o non confessionale), senza che questo possa dare adito a confusioni. Per quanto riguarda le innumerevoli imprecisioni fattuali e lacune, contenute nel vostro pezzo, e i molti giudizi arbitrari, ci preme informarvi che:A) Tra la quarantina di collaboratori stabili di Radio Spada solo uno (Carlo di Pietro) ha avuto – in passato – rapporti con Pontifex. Pur essendo membro della nostra associazione editoriale, per ciò che riguarda il sito web risulta essere, per sua scelta, esclusivamente un collaboratore esterno, assiduo ed efficace.B) La linea “ideologica” di Radio Spada è visibilmente diversa da quella di Pontifex. Lo può notare chiunque abbia minime capacità di lettura.C) Si dice a nostro proposito: “Ci sono […] buffi tentativi di delegittimare la scienza, come nel caso ricordato del geocentrismo”. Si è già detto che questo articolo non è nostro ma di Lo Sai.D) Si prende una tripla svista dove si dice: “il sito imbarca personaggi di un certo spessore, come quell’Andrea Giacobazzi che «Nel gennaio 2013 scrive il saggio introduttivo alla riedizione di SIONISMO BIFRONTE (1935) di Ettore Ovazza (Edizioni Anteo)», una cosina pubblicata durante il periodo fascista che si capisce dove voglia andare a parare fin dal titolo, e che ha partecipato ad almeno una delle simpatiche conferenze nelle quali Ahmadinejad era uso riunire il gotha dell’antisemitismo mondiale”.
- Ovazza era un banchiere ebreo, fascista sì, ma difficilmente incasellabile come antisemita.
- Definire “cosina” l’opera di riedizione è quantomeno fuori luogo per un testo che è stato accolto nelle biblioteche universitarie di alcuni atenei come: l’università di Harvard, l’università del Maryland, l’università della Pennsylvania o la Biblioteca di Stato della Baviera, giusto per citarne alcune.
- La conferenza di Teheran cui Giacobazzi ha partecipato non era “una delle simpatiche conferenze nelle quali Ahmadinejad era uso riunire il gotha dell’antisemitismo mondiale” ma un incontro di giovani bloggers sulle questioni del Vicino Oriente.
E) Sorvoliamo sul tono generale, su ulteriori insinuazioni e su altri aspetti di cui - per gratuita cavalleria – non ci pare nemmeno il caso di discutere.
La sbufalata è completa e dettagliata ma il nostro Mazzetta non si dà per vinto e tenta il rilancio, ancor più disastroso del primo attacco. Quasi tafazziano, nuovamente smontato e smentito. Scrive Radio Spada:
Ieri quelli di Giornalettismo avevano provato ad attacare Radio Spada ma per loro era andata piuttosto male (si veda: Radio Spada attaccata da Giornalettismo che prende granchi e spara bufale). Hanno pubblicato “volentieri” la nostra smentita.Oggi Mazza ci riprova ma gli va ancora peggio. “Peso el tacòn del buso” dicono in Veneto.Smontabile in poche battute. Scrive:GentilissimiPrendo atto delle vostre precisazioni e mi permetto di correggerle a mia voltaA) Dimenticate don Stanzione, dimenticate lo screenshot sopra dove i 2 (non uno solo) da soli o in coppia occupano 3 righe su 7, una delle quali dedicata ad “anonimi e vari”.A) Continua a confondere il sito della casa editrice con quello del blog d’informazione. Don Stanzione non è un collaboratore stabile del sito. Tra gli “Anonimi vari” – giusto per dare l’idea della loro attività – c’è San Pio X, autore del Catechismo, e il Beato Contardo Ferrini. Nella lista degli “Autori” – pagina dedicata – c’è anche Marco Massignan che non fa più parte del gruppo collaboratori del sito ma è rimasto in quello della casa editrice. Ribadiamo ciò che può vedere chiunque. Una cosa è la casa editrice e la libreria online che trattano di libri pubblicati (tra cui molti ben precedenti alla nascita di Radio Spada), altra cosa è il blog.B) “non si distanzia molto dallo stile del vecchio Pontifex”, resto con questa mia affermazioneB) In Radio Spada ci sono “sensibilità ecclesiali” che in Pontifex non c’erano (si pensi ai fedeli che frequentano le messe IMBC, giusto per fare un esempio, che, a titolo assolutamente personale, hanno aderito a Radio Spada), le idee sono diverse, le persone sono diverse. Ripetiamo ciò che ovvio anche ai ciechi: Radio Spada non è Pontifex e non vuole esserlo nemmeno in futuro. Continuare a ripetere il contrario significa essere in cattiva fede.C) Non ho scritto che quel pezzo sia vostroC) Suvvia, un minimo di coraggio e di coerenza. Lo si lascia volutamente intendere. Giudichino i lettori: “Un bel delirio, tracciandolo a ritroso sono finito sui siti e le pagine Facebook di Losai.eu e Informare per Resistere, che risultano letteralmente tappezzati d’articoli provenienti dalla medesima fonte: il sito di Radio Spada”. Il tutto in un articolo dedicato a Radio Spada e con una pseudo-rettifica initotolata “Radio Spada, che raccoglie l’eredità del famigerato Pontifex”. Ridiamo.D) Il ritrovo iraniano non era un incontro tra blogger, ma un incontro nel quale si discuteva di sionismo, l’unico argomento d’interesse di Giacobazzi, visto che scrive di quello e non di altro, come testimonia la sua produzione editoriale, al massimo occupandosi di ebrei in senso più allargato, con il chiaro intento di sottolineare una presunta complicità dell’ebraismo con il nazifascismo http://www.ibs.it/libri/giacobazzi+andrea/libri+di+andrea+giacobazzi.htmlD) “Scrive di quello e non di altro, come testimonia la sua produzione editoriale, al massimo occupandosi di ebrei in senso più allargato”. Falso. Sarebbe sufficiente una ricerca su Google per sapere che Giacobazzi ha scritto e pubblicato su questioni arabo-islamiche e generalmente geopolitiche (si veda l’indice del libro “Anche se non sembra”, Edizioni Radio Spada, 2014), sul socialismo cristiano (si veda l’ampio saggio introduttivo a “Etica, religione e origine del socialismo” di Marco Costa, Anteo, 2014), generalmente sui “fascismi” (si veda la recente introduzione al libro di Ferrari “Fascismi”, Edizioni Radio Spada 2014). La profondità del Mazzetta (Massimo Mazza) non si spinge oltre la ricerca su IBS. Fantastisco.a) non ho scritto che Ovazza fosse antisemita, quindi non capisco il senso della precisazioneb) e quindi? in quelle biblioteche sono conservati solo testi di valore?c) davvero divertente la definizione di “un incontro di giovani bloggers sulle questioni del Vicino Oriente” per il ritrovo di un’associazione che si occupa solo di sionismo e di come contrastarlo, mi pare evidente che manchi il coraggio delle proprie azioni e il tentativo di dissimulare un’attività che invece si capisce benissimo http://www.stormfront.org/forum/t730855-61/ tanto che è compresa persino da quelli di Stormfronta), b), c) Chinuque abbia letto i due testi (quello di “Giornalettismo” e la smentita di Radio Spada) può comprendere quanto il Mazzetta si stia arrampicando sugli specchi. Con ciò che ha scritto qui sopra ce ne ha dato un lucido esempio. Sul punto c) aggiungiamo un dettaglio, il nostro collaboratore ha fatto in passato una conferenza a Ferrara con il Sen. Rossi (ex PdCi) e con un dirigente di Hezbollah. Avendo riferito a Giacobazzi di questa rettifica-cantonata di Mazzetta ha ironicamente commentato: “Dopo che D’Alema andò per Beirut a braccetto con un deputato di Hezbollah pare quasi maleducazione non ripetere cortesie istituzionali di questo tipo”.E) Ecco, sorvoliamo, che è meglioE) Che dire? Grazie. Il pressapochismo e la superficialità di interventi come quello di Mazza (Mazzetta) sono boomerang eccellenti che ci permettono di dimostrare il livello di chi ci attacca. Ringraziamo dunque per la buona opportunità offertaci. Cento di questi post!
Insomma un secondo auto-goal in poche ore. Chi è Mazzetta? Massimo Mazza, Gino Pino e così via. Il nome vero è Massimo Mazza, ha un account in cui si chiama Gino Pino (con raffigurato un coniglio dotato di chiave inglese) e una pagina chiamata Mazzetta che abbonda di conigli.Visti i modi, il coniglio forse lo rappresenta a dovere. Speriamo cambi.
http://www.informarexresistere.fr/2014/06/25/vi-diciamo-come-e-andata-giornalettismo-prova-ad-attaccarci-ma-ne-esce-parecchio-male-tutte-le-tranvate/
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