Piante medicinali: proprietà, usi e controindicazioni della gramigna
È da sempre nota come una delle piante più infestanti al mondo e difficili da estirpare, eppure è ricchissima di proprietà. Stiamo parlando della gramigna.
Chi si è imbattuto nella gramigna, difficilmente può amarla: grazie al suo complesso sistema di radici è una pianta che attecchisce con facilità al suolo, sottraendo alle coltivazioni sostanze nutritive e ossigeno. Ha inoltre una velocità di crescita molto elevata, per questo è molto diffusa nei prati a crescita naturale e nei sottoboschi. Nonostante questo, possiede degli importanti effetti benefici.
Il suo nome scientifico è Agropyrum repens ed è una tipologia di erba presente soprattutto in Europa, Africa e Asia.
Questa pianta è chiamata anche dente canino, perché gli animali la masticano spesso per agevolare la digestione, grazie alle sue proprietà curative.
Alcune le abbiamo conosciute quando abbiamo elencato 5 tisane utili a depurare l’organismo dopo le feste. In quell’occasione abbiamo visto come la pianta possa aiutare a depurare il sangue e a disinfiammare fegato, milza e vie urinarie.
Le parti della pianta che vengono utilizzate a scopo curativo sono i rizomi, una sorta di estensioni delle radici.
Al loro interno, i rizomi contengono oli essenziali, polifenoli, mucillagini, ma anche un poliosio derivato del fruttosio, denominato tricitina, responsabile della spiccata azione diuretica della pianta. Un altro composto, denominato agropirene, invece, esplica una marcata azione antisettica e antinfiammatoria sui reni e le vie urinarie. Per questo la pianta è solitamente indicata per favorire la diuresi e la depurazione del corpo, dagli organi interni, alla pelle.
In genere, la gramigna viene somministrata sotto forma di infuso o decotto. Ecco alcuni dei suoi usi.
Contro la cistite
Abbiamo già spiegato come due composti in particolare, presenti nella gramigna, la rendano una pianta indicata nella cura delle patologie che coinvolgono le vie urinarie. Andando a stimolare l’attività dei reni, infatti, la gramigna favorisce l’espulsione delle tossine e combatte le infezioni batteriche che sono spesso alla base di disturbi come la cistite. Il decotto viene utilizzato per velocizzare la guarigione e rendere meno fastidiosi i sintomi di questo problema.
Per facilitare la digestione e disinfiammare lo stomaco
Anche l’apparato digerente beneficia delle proprietà e delle sostanze contenute in questa pianta. La presenza di mucillagini, infatti, la rende utile a combattere i disturbi a carico dell’apparato digerente, ad attenuare i sintomi di una fastidiosa gastrite e a regolare l’attività intestinale.
Per depurare l’organismo
Come abbiamo detto all’inizio, la pianta aiuta il corpo a eliminare tossine in eccesso e batteri. Funge inoltre da supporto alle attività del fegato e della milza.
Contro l’ipertensione
Le sue proprietà diuretiche rendono la gramigna un ottimo rimedio naturale per abbassare la pressione sanguigna.
Contro i problemi della pelle
Che si tratti di eritemi o piccole orticarie, con l’infuso di gramigna possono essere effettuati degli impacchi da applicare sulla pelle, per diminuire il prurito e il rossore.
Effetti collaterali e interazioni con i farmaci
Come per ogni cosa, anche l’assunzione della gramigna come rimedio naturale è soggetta ad alcune restrizioni. La pianta è bel tollerata (non è tossica) eppure, potrebbe creare fastidi a soggetti particolarmente sensibili. Data la sua azione diuretica, inoltre, è sconsigliata a chi è affetto da insufficienza renale e cardiaca, nefriti o altre patologie a carico dei reni.
Da non prendere combinata ad altri diuretici perché, aumentandone gli effetti, potrebbe creare degli scompensi elettrolitici.
(Foto in evidenza: woodleywonderworks; foto interna: verdevivo)
http://ambientebio.it/piante-medicinali-proprieta-usi-e-controindicazioni-della-gramigna/
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