La Tasi slitta a settembre ma sarà peggio dell’Imu
-Redazione- Lo slittamento della Tasi ci sarà solo per i comuni che non adottano la delibera per scegliere l'aliquota entro il 23 maggio. Lo ha deciso il ministero dell'Economia dopo l'incontro con l'Anci.
Dunque il 16 giugno pagheranno solo i residenti nei comuni in cui l'aliquota è stata adottata, che finora sono circa il 10% del totale.
Ad oggi solo 1.000 comuni su 8.000 hanno preparato le delibere sulla Tassa sui servizi indivisibili.
Secondo uno studio della Uil solo 832 comuni hanno deliberato le aliquote mentre soltanto 514 le hanno pubblicate sul sito del ministero dell'Economia. Il quadro che emerge è quello di «un ginepraio di aliquote e detrazioni diverse».
Oltre che aliquote differenziate tra prime case e altri immobili, si deve calcolare anche la variante delle detrazioni, avverte la Uil che calcola come l'impatto medio dell'imposta si aggirerà sui 240 euro con punte di 468 euro a Torino, 439 a Genova, 430 euro a Milano e 410 euro a Roma.
Non solo. Con la Tasi, la Tari e le addizionali comunali si rischia, secondo il sindacato, di neutralizzare il bonus Irpef, o peggio, come nel caso dei pensionati esclusi dal bonus fiscale, «il rischio è di peggiorare ulteriormente la situazione economica, aumentando il carico fiscale complessivo».
Dalle prime proiezioni emerge che su 32 città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, nel 37,5% di queste l'imposta è più alta dell'Imu pagata nel 2012. In media si pagherà, stima ancora la Uil, 240 euro a famiglia, a fronte dei 267 euro pagati nel 2012 con l'Imu ma con punte elevate.
Ma cos'è la Tasi? È la tassa sui servizi indivisibili, che insieme alla Tari (la tassa sui rifiuti) sostituisce l'Imposta municipale unica sulle abitazioni principali. Viene calcolata sulla base imponibile della rendita catastale edev'essere pagata anche dagli affittuari, in una quota variabile tra il 10% e il 30%, a seconda di quanto stabilito dal comune. Ha un'aliquota base dell'1 per mille, che potrà essere elevata fino al 3,3 per mille.
Il gettito generato dalla Tasi deve andare al finanziamento dei servizi comunali rivolti all'intera collettività.
Il pagamento deve essere effettuato dai contribuenti attraversol'autoliquidazione, utilizzando il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Tasi, Tari e Imu insieme compongono la Iuc (Imposta unica comunale), nata con la legge finanziaria del 2013, che si basa su due presupposti: uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore (Imu), che non colpisce le abitazioni principali; l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali (Tasi e Tari).
http://www.articolotre.com/2014/05/la-tasi-slitta-a-settembre-ma-sara-peggio-dellimu/
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