PRELIEVI FORZOSI: SEMPRE PIU' VICINI
PRELIEVI FORZOSI: SEMPRE PIU' VICINI
SICCOME LE TASSE NON BASTANO PIU' CI SFILERANNO I SOLDI DIRETTAMENTE DAL CONTO PER SALVARE LE BANCHE.
LO DECIDE L'EUROPA.
Una nuova normativa dell'Unione Europea permette agli Stati di intervenire in caso di default delle banche, imponendo prelievi forzosi dai conti correnti dei privati in nome della salvezza delle banche.
All'inizio dissero che le "modalità di salvataggio di Cipro", ovvero il prelievo forzoso, non si sarebbero mai ripetute, che sarebbe stata soltanto una scomoda eccezione. In tanti non vi avevano creduto e hanno avuto ragione.
E' stata infatti creata ora una normativa che permette agli Stati dell'Ue di compiere la stessa operazione, una regola che potrebbe trasformarsi in abitudine.
A preannunciarlo c'aveva già pensato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem; poi, però, a causa del panico diffusosi nel continente, aveva cercato di smentire il tutto, tranquillizzando i cittadini. Quel tanto che bastava prima che, questa settimana, venisse firmato l'accordo dall'Ecofin, ovvero il Consiglio di Economia e Finanza.
Questo si basa sul sistema di salvataggio attuato già a Cipro, pur di non finire in default. Ecco allora che dal "bail out", ossia quando, di fronte un buco di bilancio, è lo Stato a intervenire per coprire il tutto, si passa al bail in, ossia quando a coprire lo stesso buco ci devono pensare in primi i privati e poi, se proprio non basta, anche il Governo.
A pagare in caso di un default di un istituto di credito saranno gli azionisti, gli obbligazionisti meno assicurati e i titolari depositi bancari superiori ai 100mila euro (quelli inferiori, invece, saranno tutelati e garantiti da una direttiva europea). Probabilmente la lista di chi dovrà metter mano al portafogli si allungherà di molto; ciò che è certo è che i possessori di obbligazioni garantite, pensioni e salari da dipendenti potranno (per ora) dirsi salvi. Il Governo può comunque decidere chi esonerare dal prelievo forzoso.
http:// www.articolotre.com/2013/ 07/ le-disgrazie-di-cipro-fanno -scuola-il-prelievo-forzos o-diventa-legge-europea/ 186418
SICCOME LE TASSE NON BASTANO PIU' CI SFILERANNO I SOLDI DIRETTAMENTE DAL CONTO PER SALVARE LE BANCHE.
LO DECIDE L'EUROPA.
Una nuova normativa dell'Unione Europea permette agli Stati di intervenire in caso di default delle banche, imponendo prelievi forzosi dai conti correnti dei privati in nome della salvezza delle banche.
All'inizio dissero che le "modalità di salvataggio di Cipro", ovvero il prelievo forzoso, non si sarebbero mai ripetute, che sarebbe stata soltanto una scomoda eccezione. In tanti non vi avevano creduto e hanno avuto ragione.
E' stata infatti creata ora una normativa che permette agli Stati dell'Ue di compiere la stessa operazione, una regola che potrebbe trasformarsi in abitudine.
A preannunciarlo c'aveva già pensato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem; poi, però, a causa del panico diffusosi nel continente, aveva cercato di smentire il tutto, tranquillizzando i cittadini. Quel tanto che bastava prima che, questa settimana, venisse firmato l'accordo dall'Ecofin, ovvero il Consiglio di Economia e Finanza.
Questo si basa sul sistema di salvataggio attuato già a Cipro, pur di non finire in default. Ecco allora che dal "bail out", ossia quando, di fronte un buco di bilancio, è lo Stato a intervenire per coprire il tutto, si passa al bail in, ossia quando a coprire lo stesso buco ci devono pensare in primi i privati e poi, se proprio non basta, anche il Governo.
A pagare in caso di un default di un istituto di credito saranno gli azionisti, gli obbligazionisti meno assicurati e i titolari depositi bancari superiori ai 100mila euro (quelli inferiori, invece, saranno tutelati e garantiti da una direttiva europea). Probabilmente la lista di chi dovrà metter mano al portafogli si allungherà di molto; ciò che è certo è che i possessori di obbligazioni garantite, pensioni e salari da dipendenti potranno (per ora) dirsi salvi. Il Governo può comunque decidere chi esonerare dal prelievo forzoso.
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