giovedì 29 agosto 2013

"Ordine d'arresto per Berlusconi". Ma la Procura smentisce

Una presunta notizia 'nascosta' tra le righe di un titolo criptico: "E tra le grane giudiziarie per il Cavaliere spunta il fattore Napoli" pubblicato sul Corriere della Sera.

Silvio Berlusconi

(Foto: Reuters / )
Silvio Berlusconi al Senato


Il 'fattore Napoli' altro non è che l'indagine sulla presunta compravendita di senatori, che sarebbe stata attuata da Berlusconi nel 2006 allo scopo di dare la spallata definitiva al già traballante governo Prodi. Lo scorso 9 maggio la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per il quattro volte Presidente del Consiglio: l'accusa è di corruzione e finanziamento illecito. 
Secondo quanto scrive l'autore dell'articolo (Lorenzo Fuccaro), "nel Pdl circola la voce che la Procura di Napoli tenga chiuso in un cassetto un ordine di arresto che scatterebbe una volta che Berlusconi fosse dichiarato decaduto da senatore". Questo perchè, secondo quanto previsto dalla Costituzione, i parlamentari non possono essere intercettati, perquisiti nè arrestati senza autorizzazione della Camera di appartenenza. Uno degli effetti collaterali della decadenza sarebbe la perdita di questi privilegi. 
Pronta la smentita della Procura di Napoli, chiamata direttamente in causa dall'articolo di via Solferino: "Notizie prive di qualsiasi fondamento - ha spiegato all'Ansa il Procuratore generale Giovanni Colangelo - Non c'è e, per rispetto della legge, non potrebbe esserci alcuna misura di custodia cautelare nei cassetti".



 http://it.ibtimes.com/articles/55020/20130829/ordine-arresto-berlusconi-procura-napoli-compravendita-senatori.htm#ixzz2dNirPVO2

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