domenica 25 agosto 2013

LETTA VERSO LA CRISI, PDL STACCA LA SPINA. SANTANCHÉ: "CADE IL GOVERNO, FINALMENTE"



ROMA - «È finita, finalmente. Il governo Letta cadrà. L'ha detto anche il presidente, che non mi è mai sembrato così forte, tranquillo e determinato: non dobbiamo aspettarci niente, perchè da Napolitano, da Letta e dal Pd niente avremo». Lo assicura la deputata del Pdl Daniela Santanchè in un'intervista a 'La Repubblica'.

«Le colombe hanno ceduto, non ci sono alternative alla crisi perchè gli altri hanno deciso di negare l'agibilità politica a un leader votato da milioni di italiani. Cicchitto, Schifani, Quagliariello, Lupi fanno a gara nel dire che si può mediare, ma sbagliano. Alfano - conclude Santanchè- ha capito che aria tirava e si è subito allineato. È il più furbo di tutti».

CICCHITTO FRENA «L'onorevole Santanchè, che è anche responsabile dell'organizzazione del partito, dichiara di esprimere le posizioni di una corrente di esso, soi disant i "falchi", i cui nominativi elenca ed elenca anche i nomi dei dissenzienti, dei non allineati, dei renitenti e degli incerti. Francamente non ci sembra che abbia scelto il momento più opportuno per fare questo elenco dei buoni, dei cattivi e dei mediocri». Lo sostiene Fabrizio Cicchitto commentando alcune affermazioni di Daniela Santanchè sulla linea emersa dopo il vertice di Arcore del Pdl.

«Avevamo capito - sottolinea Cicchitto - che, ferme rimanendo le libere valutazioni di ognuno, siamo tutti impegnati a respingere l'attacco politico e giudiziario a Silvio Berlusconi e a porre il Pd di fronte alle sue responsabilità perchè la tenuta dell'attuale governo, che è auspicabile, deve essere affidata al senso di responsabilità di tutte le forze politiche che lo sostengono».


LATORRE: IL PDL VUOL FARCI VIOLARE LA LEGGE «È surreale e francamente incomprensibile l'ultimatum di Arcore. Inaccettabile il baratto che ci chiedono: sopravvivenza del governo in cambio della violazione della legge». Per il senatore del Pd Nicola Latorre «bisogna evitare strumentali perdite di tempo. La Giunta proceda. Chiederci di non votare la decadenza - dice in un'intervista alla Stampa - è un atto di grande e grave irresponsabilità».

«Possiamo chiedere al Parlamento di votare contro una legge da esso stesso votata? Sarebbe una decisione questa sì inaccettabile e impensabile, una manifestazione di impunità di una politica che non tollera un minimo di controllo di legalità
», afferma Latorre. «In Argentina, nel 1973, Peron non potè candidarsi e scelse al suo posto Campora. Lo slogan della sua campagna elettorale fu: Campora al govierno, Peron al poder», ricorda Latorre. «Cosa impedisce ad Angelino Alfano di candidarsi premier? Il punto politico, in realtà, è un altro: il Pdl non riesce a immaginare il suo futuro politico senza Berlusconi».

FORMIGONI: SUBITO AL VOTO «Il Pd, a furia di tendere la corda, l'ha rotta. O si vota subito o rischiamo per l'ennesima volta di tirare a campare, mentre all'Italia serve una guida forte legittimata da un voto popolare». A dirlo l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni in un'intervista al settimanale Tempi ripresa dal Giornale. «Tutti siamo d'accordo sul fatto che la burrasca economica e sociale esige un governo forte. E il governo Letta sin qui ha fatto quel che ha potuto, dimostrando buona volontà e intenzioni sagge, per esempio in materia di Imu e Iva», dice Formigoni.

Tuttavia «il caso Berlusconi dimostra che nel Pd l'unica linea politica condivisa è l'accondiscendenza all'eliminazione per via giudiziaria del leader del partito con cui lo stesso Pd è al governo». «Non è una questione di ricatti - prosegue Formigoni - ma di logica: come puoi prendere decisioni serie per il paese se in cima alla tua agenda c'è la cacciata del leader del primo partito degli italiani, poi il bene del paese? Larghe intese - conclude il senatore - avrebbe dovuto significare anche porre fine alla guerra dichiarata da certa magistratura contro la parte politica avversaria».


http://www.leggo.it/NEWS/POLITICA/governo_letta_crisi_santanch_amp_egrave/notizie/318718.shtml

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