lunedì 25 febbraio 2013

MASADA n° 1444 18/2/2013 - PARAPSICOLOGIA – Lezione 12 -EDGAR CAYCE. IL PIU’ GRANDE MEDIUM AMERICANO




Edgar Cayce fu il più grande medium e guaritore americano (Stato della Virginia). Visse 68 anni. (1877-1945). Su di lui sono stati scritti centinaia di libri.
Era una persona molto semplice e serena, un uomo buono e simpatico di non grande cultura, che oltrepassava di poco la conoscenza della Bibbia e non aveva fatto studi superiori. Aveva senso pratico e umorismo. Diceva:
Mantenete sempre un atteggiamento benevolo, gioviale, pieno di speranza, ogni giorno fate ridere di gusto almeno tre persone...così non solo aiuterete voi stessi, ma anche gli altri.
Coltivate l’abitudine di vedere il ridicolo e il ridere, perché sappiate che solo coloro che Dio ha colmato di favori sono propensi a ridere anche quando si trovano in mezzo alle nubi e nel dubbio e in ogni specie di prova! Rammentatevi che il maestro Gesù sorrideva spesso.
E non crediate che una persona scorbutica possa coltivare un cavolo o una pianta di pomodori così gustosi e belli come chi sa ridere e scherzare.”
Aveva scoperto che poteva andare facilmente in trance. Si sdraiava sul letto, slacciava il colletto, allentava la cravatta e la cintura, toglieva le scarpe, e cadeva in un sonno ipnotico profondissimo da cui si svegliava privo di ricordi, una specie di catalessi o ipnosi autoindotta. Durante questo sonno rispondeva a qualsiasi tipo di domanda, manifestando conoscenze molto superiori al suo livello culturale. Diceva che in stato di trance poteva collegarsi col superconscio del richiedente, e questo era un canale che poteva ricevere informazioni da un archivio universale, che conteneva il suo passato e presente e futuro. Una stenografa riportava quanto diceva in stato di trance. In quello stato di ipnosi autoindotta, rispondeva a tutte le domande che gli si poneva: da quelle mediche a quelle di carattere profetico. Al termine delle letture Cayce asseriva di non ricordare nulla di quanto riferito ai presenti mentre era in stato di trance, nel quale riusciva a fornire diagnosi e cure di carattere medico, utilizzando un linguaggio degno di un docente di medicina, pur essendo un uomo di modesta cultura nello stato cosciente. Anche il New York Times, si occupò del suo caso, fornendo una testimonianza sconcertante delle sue capacità. Cayce accettava compensi di denaro spontanei e non riusciva a fare più di tre letture al giorno, ragione per cui non divenne mai ricco. Tuttavia è stato senz'altro il 'profeta' più prolifico, in quanto a documentazione prodotta, essendosi sottoposto per oltre 40 anni alle letture richiestegli, moltissime delle quali trascritte.
Durante questi sonni, una entità, la Voce, gli dava dei messaggi che egli chiamava ‘letture’, in quanto diceva di leggerla da un libro, messaggi che sembravano venire da una intelligenza diversa dalla sua e che era in grado di rispondere a ogni domanda.
Migliaia di persone si rivolsero al profeta dormiente, e a tutti Cayce dette una risposta, il tema natale, la diagnosi, la terapia, indicazioni su alcune vite precedenti... La sua fama divenne enorme tanto che riceveva 1500 lettere al giorno. Quando si svegliava e riascoltava le sue letture spesso era in disaccordo con esse o non ne capiva il senso. Migliaia di persone furono guarite da lui, molte da mali incurabili, con terapie semplicissime e naturali. Durante il suo sonno misterioso egli rispose a domande di ogni genere, sulla reincarnazione, sull’al di là, su Atlantide, sull’impero di Mu e su civiltà scomparse... L’entità che parlava attraversandolo nella trance diceva di essere vissuto in Atlantide 10700 anni prima di Cristo e in una serie lunghissima di messaggi raccontò tutta la storia del continente perduto.
Queste ‘letture’ si svilupparono nell’arco di 42 anni occupando 50.000 pagine.
Come iniziò tutto questo?
Un giorno, quando Cayce era ancora un ragazzo, era stato colpito da un pallone, dopo di che aveva avuto una reazione strana, arrivato a casa era entrato in un sonno profondo in cui disse: “Ho avuto un colpo di pallone alla schiena. Per guarirmi mettimi sulla nuca un cataplasma di cipolle tritate e di granoturco macinato”. Dopo che la madre ebbe fatto questo, guarì.
All’età di sei o sette anni, raccontò ai genitori che aveva visioni sovrannaturali e che conversava col nonno defunto. Ma loro pensarono che fossero fantasie. Edgar si rifugiò nella Bibbia, testo che lesse poi interamente una volta l’anno. A 13 anni ebbe una visione: di un essere femminile angelico, che gli domandò che cosa desiderava maggiormente. Edgar rispose che desiderava assistere gli altri, in particolare i bambini malati.
In seguito, a 23 anni, si autoguarì in modo simile da una afonia. Un medico gli aveva dato un calmante per il mal di testa che gli aveva fatto perdere coscienza, rinvenuto all’ospedale aveva scoperto di essere senza voce, i medici avevano cercato di fargliela tornare ma invano. Senza voce, chiese aiuto invano a medici e specialisti e riuscendo solo a fare dei bisbigli perso il suo lavoro di rappresentante, e divenne aiuto fotografo, attività in cui non aveva bisogno di parlare. Era addolorato di non aver potuto studiare per diventare predicatore o medico, ma si confortò leggendo la Bibbia e si rallegrò all’idea di sposarsi e di avere dei figli. Erano i tempi in cui andava di moda l’ipnosi, un ipnotizzatore decise di metterlo in trance per guarirlo e nel sonno egli si mise a parlare. Con grande sorpresa delle persone presenti, Edgar rispose in tono normale alle domande che gli vennero poste, quando era in ipnosi, ma come si svegliava perdeva la voce di nuovo. I giornali locali commentarono l’avvenimento, e quando l’ipnotizzatore lasciò la città, molti si convinsero che l’ipnosi fosse la soluzione al problema di Cayce.
La Voce si presentava solo quando dormiva e spariva quando era sveglio. Il medico gli disse allora che provasse a ipnotizzarsi da solo. Quando Cayce fu in trance il medico gli ordinò di guardare dentro il proprio corpo e Cayce comandò a se stesso di aumentare il flusso sanguigno nella zona della gola. Dopo di che la malattia scomparve. Parlando in trance, Cayce definì la sua fonia come un disordine psicologico che produceva un effetto fisico, e raccomandò che, mentre era incosciente, gli venisse suggerito di intensificare la circolazione sanguigna nella zona colpita.
Il medico ubbidì. La parte superiore del petto e del collo di Edgar diventarono scarlatte e calde al tatto. Edgar rimase così per una ventina di minuti, in silenzio. Poi chiese di intimargli l’ordine, prima di svegliarlo, di far tornare regolare la circolazione sanguigna. Il medico rispettò queste istruzioni e, risvegliatosi, Cayce si espresse perfettamente, ristabilito dalla sua malattia che era durata un anno. In questa data, il 31 marzo 1901, Edgar Cayce aveva fatto la sua prima “lettura" psichica.
Il medico fu molto sorpreso di questo risultato e siccome soffriva da tempo di disturbi allo stomaco, ebbe l’idea di interrogare Cayce anche su quelli e la Voce disse. “Noi abbiamo qui il corpo di At Layne, ecco quello che ha...” ed elencò tutte le malattie del medico, i sintomi e i rimedi, raccomandando alcune piante medicinali. Entro una settimana di quelle cure, il medico stava molto meglio e incoraggio Cayce a rispondere su altri casi.
La voce si diffuse, Cayce divenne famoso e i malati o i curiosi cominciarono ad affluire a lui da ogni parte.
Uno dei primi caso fu una bambina di cinque anni, gravemente malata già da tre anni. In seguito ad un’influenza, il suo cervello non si era più sviluppato e frequenti convulsioni agitavano il suo corpicino. Malgrado i medici e gli specialisti consultati, il suo stato era peggiorato. La sua attività mentale sembrava nulla.
Come Cayce cadde in trance, dichiarò che il problema era sorto poco tempo prima che la bimba avesse preso l’influenza, quando si era procurata una contusione alla colonna vertebrale durante una caduta avvenuta scendendo da una carrozza (incidente confermato dalla madre); i microbi dell’influenza si erano insediati nella parte traumatizzata del midollo spinale, provocando le convulsioni. Edgar raccomandò che il medico effettuasse determinate manipolazioni osteopatiche. La bambina cominciò a migliorare. Parlava in modo regolare, le convulsioni cessarono, e in tre mesi era del tutto guarita.
I risultati erano così stupefacenti che ogni visitatore mandava altre persone e Cayce divenne in breve il più celebre medium americano.
Cayce era molto spaventato di quel che succedeva; poiché si faceva pagare, temeva di fare qualcosa di illegale, ma ogni volta che decideva di smettere, gli spariva la voce. Allora decise di prestare la sua opera gratuitamente.
La Voce gli aveva detto di non fare più di due ‘letture’ al giorno per la sua salute, ma i visitatori divennero così tanti che finì per farne sei o sette al giorno e questo gli costò la vita.
Una volta una paziente arrivò tardi e Cayce cominciò senza di lei, capì allora di non aver bisogno della presenza fisica del malato e cominciò a fare letture anche a chi gli scriveva o gli dava solo il suo nome.
Il linguaggio delle ‘letture’ di Cayce a volte era chiaro, a volte era ermetico. C’è poi il fatto che se usava termini che la sua segretaria non capiva, poteva storpiarli. La cultura tradizionalista di Cayce partiva principalmente dalla Bibbia, ma molti dei messaggi erano contro l’interpretazione ufficiale della chiesa. Per esempio sulla reincarnazione la Voce disse:
“La mente è creatrice; la conoscenza non messa in pratica si trasforma in peccato; non cercare motivo di critica nelle persone che incontri, ma trova in loro ciò che adori nel tuo Creatore, perché non entrerai nel regno dei cieli se non appoggiandoti al braccio di qualcuno che hai aiutato.”
Il linguaggio di Cayce era spesso ermetico e difficile, le sue risposte potevano trattare argomenti che difficilmente poteva conoscere o fatti che si sarebbero chiariti più tardi. Le frasi sono spesso contorte e non sempre il significato è chiaro. La Voce presenta alcuni modi di dire fissi, per es. “Questo è il corpo, qui abbiamo un corpo...” (noto che in una mia allucinazione auditiva al tempo delle voci esterne sentii dire “Questo corpo è ormai alla fine, ma ha ancora delle cose da fare”).
Pur essendo digiuno di medicina, Cayce rivelava in trance competenze diagnostiche farmacologiche e psicologiche. Nell’arco di 40 anni carteggi e lettere provano l’esattezza delle sue risposte. Le letture davano diagnosi e terapie e siccome queste portavano a guarigioni, fu considerato un guaritore. Ogni volta che cercò di riposarsi e di smettere le letture, perdeva la voce o aveva incidenti. Era in grado di fare diagnosi esatte a chiunque. La sua energia doveva essere molto strana se, quando lavorò come tecnico radiologo presso un ospedale, le lastre che sviluppava mostravano aberrazioni inspiegabili.
Quando andava in trance vedeva l’interno del corpo umano con i vari organi e spiegava le cause della malattia, prescrivendo poi rimedi naturali. Alla fine fu accusato di praticare l’esercizio illegale della medicina ma poiché non si faceva pagare fu assolto.
Il New York Times pubblicò un lungo articolo su di lui intitolato: “Un uomo incolto diventa medico sotto ipnosi".
In Virginia c’è un’associazione che conserva le 50 000 pagine dattiloscritte ricavate da 14.000 letture fatte nell’arco di 42 anni, un materiale immenso raccolto in una grande biblioteca che è a disposizione di chi voglia consultarlo, ed è registrato anche su CD ROM.
Come abbiamo detto, Cayce cominciò le sue ‘letture’ per caso, quando aveva perso la voce e durante l’ipnosi si fece un’autodiagnosi, poi ripeté l’esperimento facendo diagnosi agli altri. In questo modo curò migliaia di malati spesso incurabili. Egli si definiva un ‘diagnosta psichico’.
Ripeteva una frase fissa: Mind is the builder”, “La mente è il costruttore”. Tutto dipende dalla mente. La mente ha il potere di creare la malattia e quello di distruggerla. Per questo se la mente visualizza la salute degli organi, gli organi si risanano.
Pensava che i problemi mentali e emotivi si somatizzassero. L’uomo è una unità formata da un ‘corpo fisico’, che agisce sul piano terrestre, un ‘corpo mentale’ per i pensieri e le emozioni, un ‘corpo spirituale’ o anima che è eterno e fa esperienza del vivere attraverso il corpo fisico e mentale.
La sua diagnosi partiva dall’astrologia e dal tema natale (al modo indiano) ed era una analisi fisica, mentale ed emotiva e spirituale.
La malattia è un peccato, spesso legato a cattive scelte o a un discorso karmico, ma vi sono anche alcuni che nella loro vita hanno accettato di espiare le malattie degli altri.
Nessuno può odiare il prossimo senza procurarsi una malattia di stomaco o di fegato.
Nessuno può essere geloso e lasciarsi trasportare dalla collera senza avere problemi digestivi o cardiaci.
Ma odio e gelosia sono figli della paura.
La paura è causa di quasi tutti i mali dell’umanità, paura di se stessi, paura di quello che gli altri pensano di noi, dell’immagine che hanno di noi ecc. Superare il timore significa colmare la propria essenza mentale e spirituale di ciò che scaccia la paura, cioè l’Amore manifestato nel mondo attraverso Colui che si è sacrificato per pagare il riscatto di molti di noi. L’amore e la fede e la comprensione di queste leggi scacciano la paura.
Un avvertimento per ogni essere umano: la collera è un veleno per l’organismo.
Mantieni un atteggiamento costruttivo e non lasciarti dominare dal risentimento, poiché esso naturalmente produce nell’organismo secrezioni che ostacolano il funzionamento dei diversi apparati. Specie nel caso di disturbi depressivi vengono ostacolati il pancreas e alcune funzioni epatiche”.
Nelle letture torna continuamente il termine “cleansing”, pulizia, purificazione. Noi dobbiamo mantenerci puliti. I brutti pensieri si somatizzano, creando veleni che scendono nel corpo fisico producendo malattie. Occorre allora pulire, togliere le tossine da tutti e tre i corpi. Spesso i suoi consigli erano consigli del cuore. Ad un uomo che soffriva di disturbi cardiaci consigliò di perdonare e di dare compassione.
Cayce pensava che il sistema immunitario fosse a metà tra corpo e mente.
“La paura, l’ira, la gioia e ogni altra energia emotiva è collegata alle attività delle ghiandole endocrine.”
Cayce diceva che ogni ghiandola corrisponde a una vibrazione precisa, a un colore, un tono, un elemento della Terra, una influenza planetaria (anche questo è molto induista).
L’ipofisi, per es., la ghiandola superiore del corpo è collegata alla luce e si sviluppa con il silenzio, essa è il punto di partenza della costruzione dell’embrione.
La tiroide agisce quando si deve prendere una decisione e occorre agire. Il timo corrisponde al cuore.
Le surrenali sono centri emotivi e agiscono sul plesso solare...
Le ricette di Cayce sono terapie dolci e naturali:
-olio di ricino per uso esterno, sotto forma di cataplasmi caldi a contatto con la pelle, è un potente catartico, aiuta il corpo a sbarazzarsi delle tossine
-olio d’oliva crudo vergine e spremuto a freddo, come stimolante muscolare e delle secrezioni delle mucose
-tisane di fiori di tasso barbasso contro varici e emorroidi
-due o tre mandorle al giorno come prevenzione contro il cancro, perché sono ricche di cloruro di magnesio, ferro e fosforo, combinati in modo da essere assimilati bene
-oligoelementi attraverso cipolla, uva, miele, sale marino, argilla, oro...
-molti cataplasmi, di uva, piantaggine, bucce di patata e anche di sabbia calda. Uscendo dal bagno in mare col costume bagnato coprirsi di sabbia calda asciutta meno la testa, in pieno sole per 20 minuti, la sabbia è ricca di minerali che svolgono la funzione di catalizzatori nella formazione dei tessuti. L’argilla ha grandi proprietà disinfettanti, rivitalizzanti, cicatrizzanti. Con cataplasmi di argilla verde si possono curare anche gli animali di casa per bruciature, eruzioni e graffi. La diarrea si cura benissimo con un cucchiaino di argilla in poca acqua al mattino, o due volte al giorno. Cayce consiglia un cucchiaino la settimana di argilla anche a chi è stitico perché è un prodotto ottimo, depura l’intestino e lo rimineralizza; nei casi di stitichezza, basta mettere un cucchiaino di argilla in poca acqua la sera e bere poi l’acqua al mattino lasciando il residuo in fondo al bicchiere.
-contro l’anemia consiglia una zuppa di molluschi, che contengono fosforo, o frutti di mare e ostriche che aumentano i globuli rossi e contengono molti oligoelementi. Le ostriche contengono molto iodio. Una zuppa di pesce è il meglio per gli oligoelementi, specie se è fatta con le frattaglie del pesce, cartilagini e pelle.
-gli alimenti che contengono ferro e vanno bene per le carenze di globuli rossi sono: pere, spinaci, cavoli, ravizzoni, sassifraghe, ravanelli, mele, limoni, arance..
-altre terapie consigliate per reumatismi o disfunzioni ghiandolari sono bagni termali o in casa bagni con sale di Epson per avere qualcosa di simile alle acque termali, una volta al giorno. L’idroterapia piace a Cayce , non solo bagni d’acqua minerale ma anche i bagni a vapore, e i pediluvi ai piedi di farina di senape, o agli oli essenziali, poi i bagni di sole ecc.
-per l’insonnia cataplasmi di acqua ghiacciata sullo stomaco o latte caldo e miele o massaggiare la sera ogni cm quadrato della pianta dei piedi.
-consiglia anche spesso di bere 5 o 6 bicchieri di acqua pura ogni giorno, al mattino un bicchiere quasi pieno di acqua caldina per eliminare le tossine, o acqua calda con un po’ di sale.
-molti i lavaggi intestinali per eliminare le tossine e liberare il sangue. Se si ha mal di testa proviamo a fare un clistere, potremmo essere intossicati a livello del colon. Si dovrebbero fare bagni interni almeno una volta la settimana come si fanno bagni esterni perché le tossine potrebbero essere prodotte da insufficienza eliminatoria.
-Cayce parla dell’importanza di fare ogni giorno del movimento all’aria aperta e insegna una serie di movimenti per rilassare la nuca e prevenire una serie di mali come ai denti, alla testa, problemi circolatori o al simpatico... Consiglia rotazioni lente della testa a destra e a sinistra, indietro e avanti, tre volte ognuna. Dice che per la Bibbia noi siamo “il popolo dalla nuca rigida”, ciò significa orgoglio e una paura di dover cambiare se stessi che si somatizza a livello del collo.
-molto importanti i massaggi, delicati e gentili, con oli vegetali; il massaggio stimola l’attività di tutti gli organi, l’inattività provoca l’indebolimento di zone presso la spina dorsale che mandano influssi nervosi ai vari organi. “Coloro che fanno un massaggio di olio di arachidi ogni settimana non avranno da temere l’artrosi e nemmeno le malattie del fegato e reni”. Alcuni massaggi uno se li può fare da soli, ma se i massaggi vengono fatti da un altro è meglio perché la sua energia stimola la nostra.
-dice anche di non mangiare mai quando si è stanchi, tesi o irritati e di non mangiare mai ciò di cui non si ha voglia. Evitare fritti, dolci, zuccheri bianchi, farinacei, grassi animali cotti, e cibi morti come pane bianco, riso o pasta bianchi. Gli zuccheri bianchi favoriscono la fermentazione nell’apparato digerente, è meglio il miele sul pane una o due volte la settimana.. Insiste molto sulle verdure, buone anche per l’intelligenza. Poca carne, molto pesce o pollame e molta verdura, uova alla coque e latticini, molti succhi di frutta, minestre di verdura, meglio cuocere al vapore o grigliare che friggere, alimenti freschi e non conservati, alimenti del posto in cui si vive. Ha una particolare affezione per le bucce delle patate, raccomanda di fare minestre con le bucce o di cuocere le patate al forno con la buccia, che fortifica e stimola le ghiandole. Le bucce delle patate in cataplasma agli occhi danno sollievo per l’affaticamento (la polpa cruda grattugiata sulla gota dà sollievo al mal di denti, sfiamma. E dicono che se si tiene in mano una patata cruda durante un viaggio, passa il mal d’auto).
-curiosamente parla di una cosa che non esisteva ai suoi tempi: il rapporto pH dell’organismo, cioè l’equilibrio tra acidi e basi (alcali). Se non c’è, sopravvengono obesità, angina, disturbi di stomaco o intestino. I cibi possono abbassare gli eccessi di acidità; ama se si aumenta l’alcalinità del corpo certi microrganismi (per es. influenzali) muoiono. Per cui non è bene mettere grassi con zuccheri. L’equilibrio si ristabilisce con frutta fresca e secca, verdure (meno lenticchie, piselli e fagioli) e latticini per chi li tollera. Carote, insalate e sedano aumentano l’alcalinità del corpo e fanno un effetto vaccino. Non si mettano agrumi e cereali insieme allo stesso pasto. Mai assieme succo di arancio e latte, o carne e patate. Approva i digiuni brevi, fino a 5 giorni.
-contro la stitichezza raccomanda la cura delle arance, cioè per 5 giorni solo arance e limoni. Oppure solo uva per curare l’apparato digerente per tre giorni. O la dieta che piacque molto agli Americani, la cura delle mele: mele a volontà per tre giorni e la sera una tazzina d’olio di oliva.
Altre terapie comprendono le pietre, dure o semidure a contatto con la pelle, Cayce dice che le pietre contengono energie cosmiche e stimolano corpo e mente, ogni persona è sensibile ad alcune pietre e non deve portarne altre. Dà consigli molto precisi. Ognuno ha le sue pietre da portare su alcune parti del corpo (se non sapete come fare, usate il pendolino). Ritiene che le pietre verdi siano fortissime per la guarigione di malattie come il cancro. Il verde è il colore della guarigione, specie per i tumori maligni. Dà molti consigli sui colori che vengono assorbiti, con la luce del sole, dagli occhi, dalla pelle e dalle mucose quando si mangia. (per es. si può curare un bambino dal morbillo vestendolo di rosso, dandogli da bere succhi di frutta rossa e mettendo sul comodino una lampada schermata di rosso).
Cayce parla anche della musica come terapia potente e dice che nei templi di bellezza egiziani si curava i malati con la musica e il canto. “Ogni entità individuale vibra su lunghezze d’onda precise, ogni malattia crea vibrazioni opposte, per cui certe vibrazioni possono provocare modificazioni della malattia.”
Raccomanda spesso di cantare per se stessi, anche quando si lavora. Dice che la sillaba OHM ha un impatto sulle ghiandole endocrine.
Usa l’aromaterapia, tra le essenze cita soprattutto la lavanda naturale, che è un ringiovanente, purifica l’organismo e lo eleva, o l’iris. A volte basta mettere sotto il cuscino dei fiori di lavanda.
‘Medium’ vuol dire soggetto che contatta uno spirito disincarnato che parla e agisce attraverso il suo corpo quando egli è in uno stato di non coscienza. Gli Inglesi chiamano questa entità “the control”, il guardiano, lo spirito guida. Ma credono che l’al di là sia uno stato caotico come questo mondo con entità buone e cattive, intelligenti e stupide. Ogni entità vive in un proprio livello evolutivo che può essere alto e basso. (In una mia scrittura medianica è venuto: “Anche nell’al di là ci sono ingannatori”). Un essere umano può dunque essere aggredito anche da una entità cattiva o stupida o menzognera che può anche fargli del male o fargli perdere tempo. Cayce rifiutava di avere uno spirito guida, eppure in lui si alternavano spiriti diversi, a volte con accenti stranieri.
Nel ‘31 Cayce fece un sogno in interpretò come un incoraggiamento a fondare un gruppo di guarigione con la meditazione. Il gruppo esiste ancora, si riunisce ogni mercoledì e impone le mani su coloro che vogliono essere guariti.
2000 delle sue ‘letture’ inquadrano il soggetto parlando di alcune delle vite precedenti.
Essendo un buon cristiano e un fervente lettore della Bibbia, Cayce non credeva nella reincarnazione, ma questa emerse nelle sue ‘letture’.
Un tipografo di Dayton, appassionato di filosofia e metafisica, sollecitò una lettura sul suo oroscopo. Nella parte finale, Edgar fece una dichiarazione curiosa: “Nel passato egli fu monaco", formulando così l’ipotesi della reincarnazione e aprendo la porta a nuove prospettive.
Questa rivelazione imbarazzò molto Cayce perché questo riferimento alla reincarnazione gli pareva in contrasto con i principi cristiani tradizionali. Pregò a questo proposito, interrogò il suo essere interiore, effettuò delle letture e rilesse interamente la Bibbia sotto l’aspetto della reincarnazione.
Nella vita cosciente Cayce era un buon cristiano e non credeva alla reincarnazione, nello stato di trance lo spirito che parlava invece faceva continui riferimenti ad essa, in genere non solo parlava delle vite precedenti ma anche dei rapporti con le persone a noi vicine come se questi rapporti, cambiando alcuni particolari, tornassero in vite successive. Cayce che era seguace della Bibbia, quando risentiva queste letture, era molto turbato e non capiva “questa strana fantasia”.
Ma col tempo gli venne richiesto proprio di parlare delle vite precedenti, non solo di diagnosi e terapie.
I richiedenti volevano sapere quali erano state le loro vite precedenti e come queste si ripercuotevano sulla loro incarnazione attuale. Questi rapporti vennero chiamati “letture di vita". Col tempo le informazioni trasmesse si diversificarono ed abbracciarono una vasta gamma di temi: dei precetti etici e spirituali, delle considerazioni inedite sulla psicologia e la parapsicologia, consigli destinati a migliorare le relazioni umane, storia della Creazione e infine civiltà scomparse e una descrizione affascinante della vita di Gesù.
Dalla sua crisi nascerà un grosso lavoro di ricerca della reincarnazione e finirà col trovarne cenni in vari passi del Vangelo. I Vangeli che conosciamo sono quelli che la Chiesa ha accettato selezionando tra molti Vangeli e rifiutando la corrente degli gnostici.
Il primo che usa il termine reincarnazione fu Allen Kardec che credeva di essere stato un druido celtico. Ne parla la Teosofia della Blavatsky, infine Steiner con l’antroposofia e naturalmente la reincarnazione è presente nelle religioni orientali. Ma Cayce non conosceva questi fatti e solo in tempi più tardi adotterà il termine karma. Il karma, “azione che perdura”, è un programma di trasformazione continua, di evoluzione attraverso molte esistenze. Ogni azione in una vita può produrre conseguenze che possono continuare in altre vite. Dall’insieme di tali energie deriva la costituzione del nostro corpo e le malattie. Ma la fede e l’amore ci possono liberare da queste conseguenze. Ogni giorno bisognerà stare di fronte a se stessi e lavorare sul debito karmico nella cerchia dei nostri familiari. I rapporti attuali hanno il compito di aiutare il nostro ego a ristabilire l’armonia con le leggi divine.
“Non si entra per caso nel soggiorno materiale, lo si fa in vista di un obiettivo preciso. Ogni anima è tratta qui dalle influenze che essa è stata in grado di visualizzare lassù.” “ogni ciclo è un ulteriore passo nell’esperienza.”
“Ogni persona evolve nel suo ciclo, partendo da circostanze ben definite”
La vita è una esperienza nel tempo e nello spazio che ha lo scopo di imparare la pazienza.
Le letture di vite precedenti venivano fatte anche per i bambini e Cayce diceva come si sarebbe sviluppata la personalità e che vita avrebbe avuto. Nell’esperienza di vita la malattia era mirata, non veniva mai a caso.
Un es.: un giorno venne da lui un musicista cieco che grazie a Cayce recuperò la vista, Cayce disse che era un appassionato di ferrovie e di guerre di secessione perché in una vita precedente era stato un soldato sudista dell’esercito del generale Lee che nella vita civile era stato ferroviere. Si chiamava Barnett Seay e si trovò che un uomo con quel nome era stato veramente portabandiera del generale Lee.
Qualche volta il karma viene differito finché sulla terra non si creano le condizioni adatte a una certa esperienza. Secondo Cayce per es. molte anime di Atlantide si reincarnano nel nostro tempo perché trovano qui un livello di tecnologia simile al loro, per usare oggi diversamente il progresso scientifico.
Gli ebrei perseguitati dai nazisti nei lager potevano essere stati membri di un popolo che in precedenza era stato fortemente aggressivo.
Cayce fa spesso riferimento a civiltà del passato. I riferimenti all’Egitto sono molti, egli dice che ogni conoscenza discende dall’antico Egitto, tempo in cui egli era un sommo sacerdote attorno al 10.500 a.C.
Un’altra civiltà di cui parla spesso come se la conoscesse benissimo è Atlantide. Noi non sappiamo nulla sul fantomatico continente sommerso che avrebbe dovuto nell’oceano Atlantico. Abbiamo un mito di Platone che ne parla e che dice che l’Oceano Atlantico fu detto così dal figlio di Poseidone, Atlas. Erodoto chiama Atlantidei gli abitanti delle montagne dell’Atlas. Presso l’istmo di Panama c’era al tempo dell’arrivo spagnolo una città detta Atlan. Gli abitanti del Messico credono di essere i discendenti di un favoloso impero detto Aztlan e anche il Popol-Vuh Maia narra di un grande impero sommerso. Gli Indiani precolombiani e gli Egizi sarebbero i discendenti degli Atlantidei sfuggiti alla catastrofe.
Questo è quanto dice anche Cayce, che chiama sia i popoli precolombiani che gli egizi antichi ‘uomini rossi’.
La storia di Atlantide compare qua e là in innumerevoli frammenti tutti perfettamente coesi tra loro, Cayce ne racconta l’evoluzione dal 200.000 a.C. alla sua scomparsa definitiva nel 10.700 a.C. Naturalmente non possiamo verificare quello che dice, ma ci dà un quadro preciso e grandioso in tutti i particolari, difficile da costruire anche per un uomo con una memoria di ferro. Nessuna parte contraddice le altre e tutte si inseriscono perfettamente nell’insieme. Cayce parla di tre catastrofi separate da migliaia di anni che avrebbe gradualmente distrutto questo continente. Dopo l’immersione delle terre, gli Atlantidei si sarebbero rifugiati in varie parti del mondo influenzando altre civiltà.
Cayce racconta la storia di Atlantide con grande cura, dice che era una civiltà tecnologica che utilizzava l’energia di grossi cristalli che concentravano i raggi luminosi e conoscevano la televisione (non ancora scoperta al tempo di Cayce) e il telecomando di battelli in mare e in aria, alcune letture parlano anche di energia atomica,disintegrazione dell’atomo e di raggio della morte che sfruttava forze distruttive esistenti all’interno dei gas. Le letture di Cayce sembrano pagine di fantascienza che parlano di carri con propulsione a gas, motori aerei più leggeri dell’aria, centrali di energia alimentate da raggi cosmici, laser e maser. C’erano state molte profezie sulla fine di Atlantide e, prima che esse si realizzassero, alcuni Atlantidei si trasferirono in Egitto, luogo che era stato prescelto per depositare gli archivi Atlantidei.
Cayce racconta come fu costruita la Grande Piramide, il cui luogo era stato scelto con precisione matematica leggendo la rete delle linee di forza della Terra. Indica come data per la sua costruzione il secolo successivo al 10.490, dice che essa fu posizionata in relazione ad alcune stelle che gravitano nella costellazione della Bilancia (Libra), lo stesso nome dove era stato esiliato il sommo sacerdote (Libia), dice che in certi momenti dell’anno si può tirare delle rette tra la Grande Piramide e la stella Polare. Nella Piramide gli Atlantidei avrebbero registrato gli avvenimenti dall’inizio della storia fino al nuovo ordine del mondo. Gli archivi sarebbero stati fissati nell’insieme dei monumento costituiti dalla Sfinge, Piramidi ed altri edifici che ancora non sono stati scavati. La Grande Piramide era chiamata la ‘Casa dell’Iniziazione’. Essa funzionava come un memoriale di conoscenze fino al momento in cui la terra cambierà (slittamento dell’asse dei poli) la sua posizione e tornerà il Grande Iniziato. Tutti i cambiamenti che si sono realizzati nelle religioni dei popoli sono segnati nelle strutture diverse del corridoio ascendente che va alla tomba aperta. La camera del re con la tomba vuota è la camera degli ‘Iniziati’, perché la Piramide era l’edificio in cui avvenivano le iniziazioni.. L’uomo che restava alcuni giorni chiuso qui doveva superare delle prove che potevano anche ucciderlo; se le superava, assumeva poteri paranormali.
Anche Cristo avrebbe avuto qui la sua iniziazione. La tomba veniva sigillata col sarcofago chiuso ma solo Cristo riuscì a spezzarlo.
Cayce chiama la Sfinge ‘il mistero del tempo’ o ‘ la sentinella’ o anche ‘il guardiano’, dice che sotto l’angolo verso Giza ci sono testi che spiegano come questa costruzione fu fatta, e ci sono gli archivi atlantidei in una sala sotterranea a metà strada tra la Sfinge e la Piramide degli Archivi che ancora non è stata trovata. (Nel 390 d.C. Ammien Marcellin aveva scritto che c’erano gallerie sotterranee con i muri pieni di iscrizioni presso la piramide che conservavano tutte le conoscenze precedenti il diluvio.)
Tra le previsioni di Cayce sul futuro citiamo lo scoppio della prima e la seconda guerra mondiale, il crollo della Borsa del 29, la scoperta di Plutone che egli chiamava ‘il settimo’ pianeta e di cui parlava già nel 1923, mentre fu scoperto nel 1930, e diceva che sarebbe stata una forza nuova che avrebbe guidato gli uomini verso il mondo spirituale, in Plutone si acquista la coscienza. Cayce ha parlato del laser, la bomba atomica, il teletrasporto... Si deve dire però che molte delle sue previsioni risultano sbagliate.
Le ‘letture’ sono un compendio che anticipa tutta la New Age, i chakra, i colori dell’aura, le medicine dolci, le terapie dei cristalli, dei colori, degli aromi, le terapie energetiche, la forza della preghiera ecc.
Dal luogo dove era, quando andava in trance, il tempo sembrava non esistere, per cui passato e futuro scorrevano davanti a lui ugualmente chiari. La sua ipotesi era che durante la trance il suo superconscio si collegasse al superconscio universale travalicando il tempo.
Le notizie storiche riguardanti anche tempi molto lontani da noi compaiono qua e là casualmente, spesso inserite nelle vite precedenti e alcuni le hanno estrapolate rimettendole in serie e tutto combina esattamente come se uscissero da un archivio perfetto di memoria.
Cayce diceva che c’era come una enorme biblioteca che conteneva tutte le informazioni del mondo. Visualizzava una grande biblioteca dove entrava e una mano gli porgeva un libro aperto ed egli leggeva, per questo i suoi messaggi sono chiamati ‘letture’. Ricordiamo che anche l’Apocalisse racconta di un libro della Vita, e che la filosofia indiana parla dell’Akasha o degli archivi Akashici che contengono la storia di ogni essere umano, registrazioni di tutte le vibrazioni dell’essere in ogni tempo e luogo.
Molto interessanti sono i messaggi che parlano dell’importanza degli Esseni nella vita di Gesù, e questo prima che venissero scoperti i rotoli del Mar Morto nel 1947. Le sue citazioni dalla Bibbia erano moltissime ma egli cita anche fatti e personaggi che non compaiono nella Bibbia e la Bibbia che cita in sonno non sembra la stessa che egli conosce da sveglio. Queste divergenze lo lasciavano imbarazzato, e la reincarnazione è una di queste, ma la cosa peggiore è la serie di incarnazioni precedenti al Cristo, come avviene per il Buddha in quanto era stato anche Giosuè e Giuseppe.
Quando parla degli Esseni, nessuno ne sapeva ancora nulla, ma egli ne parla con grande sicurezza come una confraternita mistica e profetica, un ordine religioso interno al giudaismo, una comunità di eletti che studiava le profezie per sapere quando sarebbe arrivato l’uomo nuovo. Erano studiosi ferventi che non si conformavano alla religione ufficiali. Le loro riunioni prevedevano rito e meditazione. Esseno avrebbe il significato di ‘Attesa’, quelli che attendevano il Cristo. C’erano tra loro uomini e donne alla pari e il loro livello culturale era altissimo. Al tempo di Gesù il loro capo era proprio una donna di nome Yudi che era profetessa e guariva con la preghiera. Essi avevano esperienze paranormali, visioni, sogni e voci. Yudi conosceva e conservava le tradizioni dell’India, Egitto, Persia e nazioni vicine. Per un certo tempo fu maestra di Gesù e lo mandò a studiare in Persia, Egitto e India. In effetti noi non sappiamo nulla della vita di Gesù tra i 12 e i 30 anni. I Vangeli apocrifi dicono che Gesù andò in India e Tibet, altri in Persia e in Egitto. E in questi paesi abbiamo leggende locali che parlano della sua venuta.
Gli Esseni di cui parla Cayce erano esoteristi e astrologi, e avevano sviluppato poteri psi. Secondo lui, tutta la famiglia di Gesù era essena e anche i primi discepoli lo furono. Degli Esseni aveva parlato anche la veggente Anne Catherine Emmerich. Ma i manoscritti del Mar Morto furono scoperti a Qumran solo nel 1947, quando Cayce era già morto, e per dieci anni non se ne seppe poi più nulla perché gli studiosi li studiarono in segreto per parlarci infine degli Esseni. Da notare che insieme ai loro scritti è stato trovato anche un trattato di astrologia.
Cayce dice che gli Esseni avevano scelto dodici ragazze per essere il canale da cui sarebbe nato il Salvatore. Tra esse era Maria. Queste fanciulle avevano avuto una educazione molto curata nel Tempio del Monte Carmelo che era il centro della religiosità essena.
Gesù sarebbe nato a Betlemme in Giudea in una grotta detta stalla il 19 marzo dell’anno 4. Secondo Cayce, aveva due fratelli e una sorella.
Un gruppo di ‘letture’ riguarda l’antico Egitto, e dà indicazioni sulla civiltà predinastica, raccontando guerre e spostamenti. Soprattutto parlano di un personaggio detto Ra-Ta che dovrebbe essere una precedente incarnazione di Cayce, un sacerdote caucasico che avrebbe avuto un importante ruolo in Egitto.
Nella vita cosciente Cayce non si occupava di astrologia, ma nelle ‘letture’ questa ha molta importanza. In astrologia la medianità è governata dai Pesci, costellazione molto influente in Cayce.
Dice: ‘Nella nostra epoca non si dà sufficiente importanza ai sogni. I sogni sono un’esperienza naturale, essi provengono dall’attività creatrice di Dio, dal desiderio di offrire all’uomo un cammino verso la Conoscenza. I sogni sono la manifestazione del subconscio. Ogni situazione personale viene sognata prima di diventare realtà.
Il sogno è il momento privilegiato durante il quale l’anima analizza il contenuto delle sue attività.
Nei sogni l’intelligenza si collega alle forze del subconscio Poiché la parte conscia ragione solo per paragoni e quella subconscia per induzione, la relazione fra le due parti si presenta nel sogno in modo simbolico.
I sogni vengono a una persona per illuminarla, per aiutarla a prendere coscienza di ciò che deve fare nella vita quotidiana, se vuole tirare delle conclusioni”.
Cayce interpretava variamente i sogni, alcuni avevano una causa fisica, potevano indicare bisogni del corpo, altri rispecchiavano uno stato mentale, c’erano sogni spirituali e sogni premonitori di eventi futuri.
Interpretare un sogno è difficile perché c’è una simbologia generale e una soggettiva.
Gli incubi hanno una funzione di sfogo rapido.
Noi abbiamo tre corpi: fisico, mentale e spirituale; durante la notte si attua una specie di autolavaggio di tutto il nostro essere, i meccanismi di riequilibrio dei tre corpo rimettono le cose a posto, eliminando paure e scorie accumulate, per questo l’incubo è la spazzatura delle nostre angosce.
Qualche volta si può sognare una vita precedente.
Qualche volta nel sogno comunichiamo coi nostri morti che non trovano altro sistema di comunicare con noi.
In molte culture (egizia, tolteca, africana) l’iniziazione comincia con lo studio mattutino dei sogni. Essi devono essere scritti appena la persona si sveglia, altrimenti svaniscono, L’evoluzione spirituale cammina con i nostri sogni. “Chi è più vicino alla vita spirituale li ricorda meglio e li comprende.
Prima di addormentarsi occorre focalizzare il pensiero su un problema o cosa o persona, affidandolo al regno dei sogni. Il sogno ha un suo linguaggio che bisogna imparare come fosse una lingua straniera.
Dopo aver cominciato a curare i malati, Cayce non poté più smettere, e, ogni volta che cercò di interrompere le ‘letture’, perdeva la voce. Le ‘letture’ gli avevano detto che non doveva fare più di due trance al giorno, perché la trance gli toglieva molta energia, ma la mole delle richieste diventava sempre più grande, specie durante la seconda guerra mondiale quando le famiglie perdevano notizie dei soldati in guerra, così egli non tenne conto degli avvertimenti e arrivò anche a sette sedute al giorno, senza ascoltare le sue ‘letture’ personali che gli dicevano di ridurre lo sforzo, così si indebolì progressivamente fino ad arrivare a un infarto e, alla fine, alla morte. Morì nel gennaio del 45 risucchiato dal suo stesso miracolo, e quella sera al tramonto si manifestò un gigantesco fenomeno luminoso visibile in tutta la Virginia.
Tutte le sue ‘letture’ vennero raccolte e catalogate. Riguardarono diecimila soggetti diversi su ogni tipo di questione. Fu fondata una associazione per redigere e studiare le sue ‘letture’, i membri di questa associazione furono migliaia.

Da dove proveniva il sapere trasmesso nelle letture ? In generale Cayce acquisiva i suoi elementi in due modi diversi: entrando in contatto con il subconscio delle persone per le quali effettuava le letture e scavando nelle “cronache akasciche" che egli chiamò anche “il libro della memoria di Dio", archivi completi per tutte le anime dalla loro creazione, iscritti nelle coordinate spazio-temporali. Avendo accesso alle fonti universali di conoscenza, poteva rispondere a domande su qualsiasi argomento.
Ancor oggi l’A.R.E., Association for Research and Enlightenment, Inc. (Associazione per la ricerca e l’illuminazione), è un’associazione di importanza mondiale che continua ad approfondire e a documentare le letture.
Cayce diceva spesso che ogni uomo può essere il veggente di se stesso, C’era una frase : “Ognuno deve “meet the self”, cioè affrontare il proprio io profondo e reale” (simile al mio “abreden das selbst”).
“Sforzati di guardare in faccia te stesso, di affrontare il tuo Io in quello che fai e in quello che dici, giorno per giorno. Così capirai qual’è il tuo rapporto col Creatore.”
Diceva che ognuno ha poteri psi e chiaroveggenza allo stato latente, se non riescono ad emergere possono farlo ammalare, ma se escono e sono usati per fini egoistici i poteri psi possono essere pericolosi per chi li usa, l’unico modo è allinearli in un cammino spirituale. Se sono usati per vanità portano al Male; se sono usati senza fini egoistici portano al Bene.
Il cattivo maestro lo si riconosce dal fatto che non incoraggia i suoi allievi a stare in piedi da soli, li fa diventare dipendenti, non li rende responsabili e liberi.
“Allenate la mente a prendere coscienza della divinità che sta dentro di essa e soprattutto non sminuite mai voi stessi, ma piuttosto non perdete occasione di glorificare la divinità che è presente nel profondo del Sé“. (questo è orientale ma non è cristiano)
“Abbiate sempre grande fiducia in ciò che viene dal profondo di voi stessi; ogni volta che volete rispondere a una domanda interrogate la vostra mente e chiedete la risposta. Abbiate fiducia nella risposta”.
“Più che esercitare l’intuizione occorre imparare a pilotarla...
L’immaginazione, cioè il dono di vedere, deve essere guidato da ideali adeguati.”
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