martedì 26 febbraio 2013

Migliori degli altri? No, è un 'baco' del cervello



Solo i depressi sono troppo realisti, la scoperta apre a nuove cure


La radiografia degli  emisferi cerebrali in un'immagine d'archivioLa radiografia degli emisferi cerebrali in un'immagine d'archivio
Credi di essere più bravo degli altri a guidare, o di cucinare con risultati sopra la media, o di essere un asso del multitasking, ma e' pura illusione, ovvero illusione di superiorità, un ''baco'' che colpisce la maggioranza delle persone scovato nel cervello grazie ad una ricerca pubblicata sulla rivista PNAS e condotta da Makiko Yamada del Molecular Imaging Center presso l'Istituto Nazionale Giapponese di Scienze Radiologiche.
La scoperta puo' avere applicazioni nella cura della depressione in quanto in un certo senso i depressi sono meno 'illusi' sul proprio conto. La maggior parte delle persone valuta se stessa superiore alla media, un autoinganno cognitivo chiamato, appunto, illusione di superiorità. I ricercatori nipponici ne hanno scoperto l'origine: l'illusione e' determinata dall'interazione tra due regioni del cervello, lo striato e la corteccia frontale e regolata dal neurotrasmettitore 'del piacere', la dopamina. Il grado individuale di illusione di superiorità - spiega Yamada all'Ansa - e' misurabile con un test cognitivo. Dopo aver fatto questo su un campione di 26 individui i ricercatori ne hanno osservato il cervello con la risonanza e visto che tale illusione e' creata da un certo pattern di attività in aree neurali chiave per provare soddisfazione e piacere, nonché per il controllo dei comportamenti. Ma c'e' di più: i ricercatori hanno scoperto che individui anche moderatamente depressi non cadono nell'illusione di superiorità, aspetto che conferma il cosiddetto realismo depressivo, ovvero il fatto che i depressi sono più realisti delle persone sane.
''I depressi hanno una visione più realista di se stessi - precisa - e quando sono depressi gravi una visione pessimista. La nostra scoperta, quindi, indica che alla base del realismo depressivo possa esserci proprio l'incapacità di illudersi di essere sopra la media. Quindi i meccanismi neurali da noi scoperti potrebbero divenire il bersaglio di nuove terapie antidepressive''.

/ANSA)

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