Il Romanista (I.Mirabella)
Da terzino sinistro a esterno di centrocampo passando per braccetto del terzetto difensivo: lo spagnolo è presente in entrambe le fasi di gioco con numeri importanti
Prima terzino, poi braccetto nel terzetto difensivo fino a passare come esterno di centrocampo a tutta fascia, Angeliño è uno dei protagonisti indiscussi di questo inizio di stagione e il suo percorso di crescita forse è solo all’inizio. Fondamentale il suo apporto in fase offensiva ma anche in fase di non possesso riesce a garantire solidità e fisicità alla squadra. Le statistiche sono brillanti in entrambe le fasi e la Roma non può fare a meno di lui sulla fascia sinistra. Nelle prime sei giornate di Serie A è sempre partito dal primo minuto senza mai lasciare il terreno di gioco: 540’ in campo su altrettanti a disposizione, un dato a conferma della sua importanza nell'organico. Angeliño è un giocatore multiruolo che riesce a garantire anche equilibrio alla squadra.
In fase offensiva risponde sempre presente, accompagnando a più riprese la manovra giallorossa: 5 occasioni da gol create con 7 cross riusciti, 87,3% di precisione dei passaggi con 8 tocchi all’interno dell’area di rigore avversaria e solamente 2 palloni persi in fase di possesso, numeri da pura ala offensiva. Da segnare a referto anche l'assist per Dovbyk nella prima partita di Europa League all'Olimpico contro l'Athletic Bilbao.
Nonostante la sua struttura fisica non sia ideale per il ruolo di difensore o di braccetto del terzetto difensivo, riesce a garantire sicurezza e qualità anche nel recupero del pallone. Al termine della sfida contro il Venezia anche Svilar ha esaltato le sue doti: “Lui è molto forte con la palla ma anche con la testa. Non è troppo alto, ma attento e furbo. Spero che continui così”. Fino a questo momento nelle 6 gare di campionato ha vinto il 68,8% di duelli aerei con 6 intercettazioni e 3 conclusioni bloccate. Solo un dribbling subito e 24 palloni recuperati, un tuttofare a disposizione di Juric.
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