Giornata molto spesso triste, nel passato, quella dell'11 dicembre.
Nel 1961 gli Stati Uniti intervengono nella guerra del Vietnam, e tutti sappiamo come é andata a finire.
Nel 1994 è la volta dell'intervento russo in Cecenia, nel 2006 in Italia avviene l'efferata strage di Erba, per la quale vengono condannati Olindo Romano e Rosa Bazzi.
Poi c'è un massacro molto meno conosciuto, ma ugualmente terribile.
Nel 1981 in El Salvador è in corso la guerra civile tra l'esercito, sostenuto dagli Stati Uniti, e i ribelli.
Nel villaggio di El Mozote il battaglione Atlacatl dell'esercito, di chiara ispirazione nazista e addestrato dalla CIA, irrompe l'11 dicembre e, accusando gli abitanti di sostenere i ribelli, compie un vero massacro.
Vengono uccisi quasi mille civili, circa la metà di essi hanno meno di 10 anni.
Si salvano solo una donna di 38 anni, Rufina, e un bambino, nascosti dietro un cespuglio.
La successiva amnistia contribuisce per anni a far dimenticare il massacro e tutte le altre violazioni dei diritti umani di quegli anni.
Solo di recente si torna a far luce su questa terribile pagina della storia mondiale.
Occhi di un mondo altro
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