"Sono di etnia malinke, di nazionalità ivoriana, quindi negro-africano.
La letteratura della mia lingua materna è orale. La mia cultura di base è l’animismo.
Scrivo in francese.
La lingua francese è la seconda lingua del mio paese, ed è ufficialmente la mia lingua nazionale.
Il francese è una lingua disciplinata, educata attraverso la scrittura e la logica, e il cui substrato è la cristianità.
La mia lingua madre, la lingua in cui penso, ha conosciuto solo la grande libertà dell’oralità; poggia le sue basi su una cultura animista. Ecco in quali termini si pone, per me, la questione linguistica.
Il mio primo problema in quanto scrittore, scrittore francofono, è quindi innanzitutto una questione di cultura.
Di cultura, dal momento in cui la mia religione di base è l’animismo, l’animismo africano, mi trovo in una stato di grande confusione terminologica con le espressioni francesi che utilizzo."
Nel 1927 nasce Ahmadou Kourouma, ivoriano che diviene uno scrittore considerato tra i più influenti autori africani contemporanei.
Dopo aver studiato in Mali viene reclutato dall'esercito francese e inviato in Indocina, poi studia matematica a Lione, viaggiando in seguito tra Algeria, Camerun e Togo.
I suoi libri offrono un ampio ritratto dell'Africa occidentale del ventesimo secolo, intrecciando magia e realismo.
Ahmadou muore a Lione l'11 dicembre 2003.
Occhi di un mondo altro
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