Era approdato al vertice solo due anni fa, dopo la morte di Fra Giacomo dalla Torre, il Gran Maestro fulminato nel 2020 da un male incurabile
Martedì 7 Giugno 2022 di Franca Giansoldati
Città del Vaticano – Sull'Ordine di Malta sembra proprio che incomba una sorta di maledizione considerando la sequela di eventi traumatici o luttuosi che dal 2014 a oggi si sono succeduti a catena, squassando le fondamenta dell'ordine cavalleresco più antico e prestigioso della Chiesa cattolica. L'ultimo evento negativo riguarda la scomparsa improvvisa e per certi versi persino misteriosa (visto che il nobiluomo godeva di buona salute) di Fra’ Marco Luzzago, Luogotenente di Gran Maestro: classe 1950, bresciano. E' deceduto stamattina a causa di una emorragia cerebrale. Era approdato al vertice solo due anni fa, dopo la morte di Fra Giacomo dalla Torre, il Gran Maestro fulminato nel 2020 da un male incurabile.
Anche la sua elezione era avvenuta in circostanze drammatiche, dopo che Papa Francesco, tre anni prima, aveva cacciato il precedente Gran Maestro, l'inglese Matthew Festing poiché aveva avuto l'ardire di scontrarsi con la gestione “opaca” dell'ala dei potentissimi cavalieri tedeschi, capeggiata da Albrecht von Boeselager, da vent'anni responsabile di molte politiche ritenute discordanti con lo spirito religioso e cattolico dei Cavalieri di Malta. Festing venne così allontanato sulla scia di una sorta di congiura di palazzo imbastita per impedirgli di fare luce sui conti interni e su una misteriosa eredità milionaria. Finì in esilio in Inghilterra, solo e abbandonato, e da allora la sua condizione psico fisica divenne sempre più fragile, fino alla morte inaspettata avvenuta a Malta l'anno scorso.
Festing è stato sepolto nella cripta dei Gran Maestri. Papa Francesco, quando è andato a Malta in visita apostolica, tre mesi fa, ha preferito non entrarvi a pregare, forse per non alimentare polemiche. Di fatto non sapeva nemmeno che era sepolto sull'isola. Nel frattempo la cattiva stella ha continuato a colpire, in sequenza, anche i due cardinali patroni.
Il primo, l'americano super conservatore Raimond Burke, nominato nel 2014, è stato silurato nel 2017 per aver ingaggiato una battaglia interna con il Malteser, il braccio caritativo dell'Ordine. Davanti alla distribuzione dei profilattici (ordinata da Boeselager) nelle zone di guerra da parte del Malteser, il braccio umanitario dell'Ordine, Burke aveva sollevato obiezioni e si era appellato alla Congregazione della Fede facendo notare che quella attività era assolutamente contraria ai principi cattolici. Da canonista aveva fatto notare che per un ordine religioso certe cose non potevano essere ammesse. Così, di lì a poco, è stato mandato in pensione. Ma non è andata meglio nemmeno al suo successore, il cardinale Angelo Becciu che, quando è arrivato, stava lavorando alle nuove costituzioni e stava per rivoltare l'Ordine come un calzino, dando maggiore peso alla parte spirituale e limitando quella più affaristica. La inchiesta vaticana sul Palazzo di Londra e la conseguente punizione del Papa che gli ha tolto i diritti del cardinalato prima ancora di attendere la sentenza del processo, lo hanno portato fuori dai radar e, soprattutto, lontano anni luce dalle riforme in corso dell'Ordine.
Ora la palla è passata ad un altro cardinale, Silvano Tomasi che però, da quello che si apprende, non gode di ottima salute. E' a lui che il Papa gli ha affidato pieni poteri . Nel frattempo la riforma che dovrebbe portare a nuove regole, equilibrare la parte interna più spirituale (i cavalieri professi) e dotare la governance di maggiore trasparenza e controllo, non decolla. Ci sono due costituzioni in attesa di essere vagliate: una delle quali elaborata da padre Ghirlanda, il giurista che diventerà cardinale alla fine di agosto. Papa Francesco stanco di colpi bassi, raggiri, congiure di palazzo, opacità da parte dei tedeschi per ben due volte ha convocato i vertici avocando a sé ogni futura mossa. Chi ha partecipato alle riunioni - l'ultima avvenuta il 19 marzo - ha raccontato che Francesco ha avuto parole durissime nei confronti dell'attuale Gran Cancelliere, Boeselager. Gli avrebbe fatto notare che detiene le redini del potere da troppo tempo e che forse sarebbe il momento di un avvicendamento. Insomma aria nuova. La morte dell'ultimo Luogotenente di Gran Maestro accelererà sicuramente la decisione di Francesco su quale identità dare a questo ordine religioso con prerogative sovrane.
Naturalmente anche le due bozze di costituzione rispecchiano lo scontro interno, tra chi, da una parte vorrebbe dare all'ordine una impronta più spirituale e religiosa e chi, al contrario, vorrebbe rendere l'ordine una sorta di ong.
In vista della prima riunione del 26 febbraio - convocata dal Papa per risolvere i litigi intestini – i cavalieri tedeschi hanno fatto di tutto per affossare il lavoro compiuto dal cardinale Silvano Tomasi e dal giurista Ghirlanda.
Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 09:59
https://www.ilgazzettino.it/italia/primopiano/ordine_malta_luogotenente_di_gran_maestro_luzzago_morto-6738672.html
Bossi71
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