La vittima è un falegname di 25 anni. Il medico di turno che l'ha visitato al San Camillo è stato rinviato a giudizio. Prima udienza nel gennaio del 2025
Entra al pronto soccorso del San Camillo-Forlanini di Roma con un forte mal di testa, ma dopo i controlli viene rispedito a casa con una diagnosi errata. Per il medico di turno, Gino Iori, falegname di 55 anni, era afflitto da una cervicale dovuta alla contrattura dei muscoli del collo. Niente che non si potesse curare con qualche farmaco ordinario. Invece, appena quattro giorni dopo, è morto per un aneurisma cerebrale.
Il medico a processo
Il falegname è morto il 16 febbraio 2022.
Il medico di turno, Giuseppe Cicardo, avrebbe potuto salvarlo se avesse seguito i protocolli, sottoponendolo a una tac cerebrale, scrive il Corriere della Sera. La negligenza del medico è costata la vita a Gino Iori. E adesso Cicardo dovrà risponderne in tribunale. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 gennaio del 2025.
Cosa è successo
I dolori della vittima sono cominciati i primi giorni di febbraio del 2022. La prima visita al pronto soccorso avviene il 6 febbraio. Dopo due ore, esce dall'ospedale San Camillo con un antinfiammatorio, prescritto dal medico indagato. Passano quattro giorni, ma il riposo e la cura non producono miglioramenti. Così, su suggerimento del fratello (che si è costituito parte civile), Iori si dirige dal medico di base, ma nel tragitto sviene e non si risveglia più. Dopo sei giorni di agonia muore in ospedale.
https://www.leggo.it/italia/roma/san_camillo_aneurisma_cervicale_morto_pronto_soccorso_roma_oggi_11_5_2023-7396042.html
Briatore71
Nessun commento:
Posta un commento