Quello che me stupisce e preoccupa non è che abbia vinto la destra.
Siamo in democrazia e l’alternanza fa parte del gioco.
Quello che a me preoccupa è come questa destra abbia vinto, in particolare Giorgia Meloni.
Dal 3 al 26% la Meloni c’è passata con una strategia del “tutto pur di vincere”.
In periodo emergenziale, era una fake news al giorno. Qualcuno se lo scorda ma io no. Che mentre la gente moriva come mosche lei stava lì a lucrare consenso sul disastro, no. E non me lo scordo perché a me questo cinismo così fa orrore. Chi non guarda in faccia a nessuno e ti passa sopra come una mietitrebbia, schiacciandoti senza farsi il minimo problema pur di ottenere ciò che vuole.
Poi bugie su bugie, per anni. Bugie continue, dette con nonchalance sconvolgente. Promesse grottesche, fuori da ogni logica, come 1000 euro a tutti con un click, blocchi navali irrealizzabili. Odio, feroce, instillato nelle persone per contrapporre e polarizzare non politicamente, ma umanamente (e qui è grave, non polarizzare, ma portare le persone a odiarsi). E infine accordi con le corporazioni più feroci del Paese, quelle del potere economico incancrenito, spesso violento e aggressivo. Quello che se qualcuno si lamenta perché non c’è una spiaggia libera ti prende a cazzotti in faccia com’è accaduto più volte. Quello che sfrutta la povera gente.
Il centro-sinistra è stato un disastro.
Ma che la destra sia riuscita a vincere così, è quello che mi preoccupa. Culturalmente prima che politicamente.
Leonardo Cecchi
Nessun commento:
Posta un commento